miniatura, insieme - ambito lombardo (metà sec. XVI)
miniatura,
1541 - 1541
In alto è la scritta Capitulum et Canonici miniata in rosso, blu e oro. Nel riquadro centrale è la Madonna di Loreto con veste rossa e manto blu; la Santa Casa è bianca con tetto giallo. Nel medaglione di sinistra sono i SS. Pietro e Paolo con attributi consueti. S. Pietro indossa una veste blu ed un manto rosso, S. Paolo una veste verde ed un manto rosa. Nel medaglione di destra è S. Giovanni Battista con una veste marrone ed un manto rosso con risvolti verdi. Le decorazioni a grottesca, poste lungo i lati minori, sono dipinte a colori vivaci (blu, rosso, verde, oro). Gli stemmi dorati presentano in alto l'aquila nera e tre bande orizzontali rosse
- OGGETTO miniatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LOCALIZZAZIONE Tortona (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La bolla indica i privilegi concessi nel 1541 in seguito all'aggregazione della confraternita di Loreto a quella di San Giovanni in Laterano in roma. Il documento è citato da E. Bussa nelle "Memorie dell'inclita Tortona" del 1766, dove si legge che la confraternita "era aggregata a quella di S. Giovanni in Laterano pure in Roma dalli 8 febbraio 1541 come da altra bolla pontificia e privilegi statali confessi" (E. Bussa, Memorie dell'inclita Tortona, ms. 1766, p. 231, Biblioteca Civica di Tortona). L'oggetto viene esaminato soltanto dal punto di vista della decorazione miniata per fornire alcune indicazioni sulla formazione culturale del maestro che esegue le figure della Vergine con il Bambino, dei Santi Pietro, Paolo, Giovanni Battista ed i motivi a grottesca. La decorazione della pergamena rimanda alla produzione lombarda dei primi decenni del Cinquecento, segnatamente alle opere di Agostino e Ferrante Decio (S. Pettenati, Decio Agostino, in Dizionario Biografico degli Italiani, XXXIII, Roma 1987, pp. 546-548). Come è stato rilevato l'arte dei Decio deriva sia dal raffinato classicismo del Bambaja che dalla pittura legata ai modi di Zenale Bramantino (S. Pettenati, I Decio e i vetri églomisés, in AA.VV., Per Maria Cionini Visani. Scitti di amici, Torino 1977, p. 49). Le grottesche della pergamena proveniente dall'archivio di Santa Maria di Loreto, per gusto e tecnica esecutiva, sono decisamente affini a quelle che ornano i coevi corali dell'Incoronata di Lodi, eseguiti dai Decio tra il 1540 e il 1541 (A. Novasconi, Le miniature di Lodi, Lodi 1976, pp. 231-33-35). Anche per quel che riguarda le tipologie dei volti ed il modo di trattare capigliature e panneggi si riscontrano significative analogie con le minaiature lodigiane (si confrontino ad esempio i SS. Pietro e paolo con gli apostoli dell'Ultima Cena del Ms. n. 3 di Lodi, cfr. A. Novasconi, Op. cit., 1976, p. 237)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046509-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in alto - CAPITVLVM ET CANONICI - corsivo - a pennello - latino
- STEMMI sui lati brevi - Stemma - 2 - Scudo troncato, al capo aquila, inferiormente tre bande di rosso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0