schienale, opera isolata di Cacciami Giuseppe (prima metà sec. XIX)

schienale 1819 - 1830

Schienale per il sedile dei celebranti. Il fondale, fatto su misura per il vano della parete in cui è inserito, è scompartito in tre pannelli, di cui il centrale più alto e diversamente caratterizzato dai laterali, simmetrici e rispetto ai quali è anche leggermente rilevato, come la cornice modanata che conclude superiormente i pannelli e che, in corrispondenza di quello centrale si inarca, mentre sopra i laterali è orizzontale e debordante rispetto agli sporti della muratura entro cui il fondale è inserito. I pannelli laterali sono caratterizzati da tre profili intagliati, modanati (quadrato in basso, mistilinei i due superiori) mentre il centrale ha un profilo quadrato più grande in basso ed uno mistilineo in alto interrotto da due piccole volute nella parte superiore sopra le quali si fronteggiano due teste d'angelo alate. Una larga pedana rettangolare con il lato frontale sinuoso è addossata al fondale

  • OGGETTO schienale
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio
  • ATTRIBUZIONI Cacciami Giuseppe (notizie 1821-1846)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Uno "...scenale di noce in mezzo due teste d'angeli..." (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Inventario dell'arciprete A. Stella, 1846/49, Carte sciolte) è la prima citazione indiretta del manufatto in oggetto in quanto la descrizione si riferisce a quello gemello cui fu successivamente addossata una cassettiera. Non è citato nella visita pastorale del Morozzo (1819) e pertanto può ritenersi opera del minusiere grignaschese Giuseppe Cacciami, di cui è documentata l'attività per gli arredi della chiesa dal 1819 al 1846. Per le assonanze stilistiche ed il tipo di materiale usato si può associare ai confessionali adattati alle balaustre degli altari di S. Giovanni e del Crocifisso databili tra il 1824 e il 1829. Potrebbe quindi far parte, con quelli, delle opere di arredo che, dopo la visita del Vescovo Morozzo nel 1819, furono eseguite nel quadro della ristrutturazione ottocentesca finanziata dal conte Viotti e completata attorno al 1830 e per i quali sono registrati consistenti ma imprecisati pagamenti al Cacciami. Tra i minusieri precedenti al Cacciami e attivi per la chiesa è documentata l'opera di Giovanni Ferrioli (1808/1817) autore certo dell'armadio delle reliquie della sacrestia. Il confronto fra lo schienale e l'armadio esclude la mano del Ferrioli ancora capace di armonizzarsi agli intagli tardo settecenteschi, mentre quelli dello schienale in oggetto richiamano le cornici dei pannelli del portone ma con minor libertà e fantasia nell'articolarsi dei profili mistilinei. Il motivo decorativo delle due teste d'angelo alate richiama quello analogo in marmo sul fronte dell'altare maggiore. A completamento delle notizie sui minusieri attivi per la chiesa nella prima metà dell'800, si registra anche la presenza di Giovanni Vinzio, certamente grignaschese, tra il 1804 e il 1810 per lavori minori
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046466
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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