tabernacolo - a tempietto, elemento d'insieme - bottega lombarda (prima metà sec. XIX)

tabernacolo a tempietto, 1800 - 1849

Il tabernacolo a foggia di tempietto, è costituito da due lesene in marmo bianco, terminanti con capitelli ionici in bronzo dorato, da un fregio in bronzo dorato e da un timpano triangolare coronato di dentelli sovrastato da un coronamento in bronzo dorato

  • OGGETTO tabernacolo a tempietto
  • MATERIA E TECNICA AGATA
    bronzo/ doratura
  • MISURE Profondità: 78
    Altezza: 91
    Larghezza: 57
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Arona (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE ll preesistente tabernacolo, di cui non si hanno più notizie, fu costruito a partire dal 1629 sotto l'Arcipretura di G.F. Solaro. I documenti ne attestano la preziosità e le modifiche subite nel corso del tempo. Dall'ultima sua descrizione risultava essere di forma rotonda, in parte in bronzo e in legno, intersecato di oro e di lamine di bronzo ornate di facce di angeli dorate, con otto colonnette delimitanti piccoli loculi con sacre statuette, tante finestrelle e una croce sulla sommità (A.P.A., Relazione Arciprete Tirinnanzi, 1784-1825, fasc. A; pp. 6-7-8). Non si hanno documenti relativi invece all'esecuzione dell'attuale tabernacolo, lodato nelle relazioni ottocentesche in riferimento al nuovo altare (Tirinnanzi, 1812, p. 6-7; A.P.A., Lissandrini, Relazione sulla parrocchia di Arona, 1854, Aggiunte alla Relazione, p. 6). Si conosce solo la spesa di L. 1275 per la portina effettuata nel 1812 dall'abate G. Bottelli incaricato dell'ultimazione del contratto del nuovo altare (A.P.A., Verbale della Fabbriceria di S. Maria, 1810-1907, 10-7-1812). ll prezioso tabernacolo secondo G. Romano è prossimo alle orificerie di Giovan Battista Scorzini (G. Romano, Novara in Guida Breve al patrimonio artistico delle provincie piemontesi, Torino 1979, pp. 71-72), argentiere e disegnatore attivo a Milano nella prima metà del 1800, autore tra il 1834 e il 1838 del disegno della credenza per l'altare maggiore del Duomo. La Risurrezione di Lazzaro presenta analogie stilistiche con i bassorilievi del servizio della credenza in stile classico (M. Cinotti, Tesoro e arti minori in "Il Duomo di Milano", Milano 1973, v. II, pp. 271-272; M. Cinotti, tesoro e Arti Suntuarie, in "Tesoro e Museo del Duomo", v. I, Milano 1978, pp. 78-79)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042253-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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