Santa Felicita incita i figli a morire per la fede

rilievo, post 1825 - post 1825

Santa Felicita è al centro della scena e incita con il braccio sinistro i sette figli che sono in piedi sulla destra. A sinistra Pubblio siede accanto a due soldati e indica con la mano destra la Santa

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA terracotta; rilievo
  • ATTRIBUZIONI Cacciatori Benedetto (1794/ 1871)
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1824, a Milano, fu indetto un concorso per lavori nell'Abbazia di Altacomba, luogo di sepoltura degli antichi duchi di Savoia, voluto dal Re Carlo Felice, intenzionato a restaurare il complesso danneggiato dai francesi. Sul tema della "Pietà", svolto in bozzetto, Benedetto Cacciatori ebbe la meglio ed ottenne la commissione nella quale coinvolse anche il padre Ludovico, che nel 1825 era già sul luogo, e il fratello Candido (cfr. Sculture a Carrara. Ottocento, Carrara 1993, p. 156). Tra le nuove cappelle si distingue per la ricchezza dei suoi ornati, quella di San Felice, eretta a partire dal 1825 sulle rovine della cappella de Romond, a lato della chiesa abbaziale; in particolare <>. Il bozzetto, eseguito probabilmente da Benedetto Cacciatori nel 1825, è riconoscibile con certezza nelle collezioni del castello ducale solo a partire dall'inventario del 1908, che lo segnala al secondo piano nobile, nella "Galleria a levante(detta della frutta)", al numero 6363: <>; In realtà <<17 Bassirilievi in terra cotta, stile antico, simili a quelli esistenti nella R. Basilica di Alta Comba>>, sono già segnalati nella Tribuna della Chiesa nel 1927 al numero 5830; lo stesso inventario segnala altri <<3 Bassi rilievi in terra cotta di stile antico che servono d'ornamento nella Basilica d'Alta Comba>> al numero 4573, nella Galleria della Frutta, sempre senza alcun riferimento iconografico specifico. Procedendo a ritroso <<13 Modelli a basso-rilievi in scagliola 12 statuette a modello in scagliola a creta presi dalli originali d'Alta Comba 750>>, sono già segnalati al numero 1017 nella "Sala a Libreria N. 135", al secondo piano nobile del castello, dall'"Inventaro Estimativo dei Mobili, oggetti fissi e semoventi esistenti nel castello di Agliè..." redatto nel 1855. Solo nel 1964 è possibile riconoscere nuovamente con certezza l'opera schedata, segnalata al numero 2706, nella "Galleria degli uccelli" al secondo piano nobile: <>. Attualmente si contano solo più otto bozzetti. I restauri, eseguiti tra il dicembre 1979 e il marzo 1980 in occasione della mostra Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, tenutasi a Palazzo Reale nel 1980, hanno reintegrato alcune parti del bozzetto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036294
  • NUMERO D'INVENTARIO 2706
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul bordo, in alto a destra - 2706, su etichetta in plastica rossa corrispondente all'inventario Agliè 1964 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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