paesaggio con torrente
dipinto
ca 1740 - ca 1760
Cignaroli Vittorio Amedeo (attribuito)
1730/ 1800
Dipinto entro cornice lignea a gola verniciata ocra con bordo dorato. Raffigura un torrente incassato tra speroni rocciosi, attraversato da una passarella in legno su cui transitano viandanti con cani. In primo piano un gruppo di pastori seduti su alcuni sassi son cane e capre. Il dipinto è dominato dalle note scure delle rocce in primo piano e degli alberi, note chiare negli abiti dei pastori, nella schiuma del torrente, toni chiari oliva-azzurro nelle rocce dello sfondo e del cielo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 300
Larghezza: 130.5
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ATTRIBUZIONI
Cignaroli Vittorio Amedeo (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella stanza si trovano quattordici tele raffiguranti paesaggi eseguite nell'ambito della famiglia Cignaroli ed in particolare sei sono state attribuite a Scipione, quattro ad un suo imitatore e le restanti quattro a Vittorio Amedeo (cfr. D. Biancolini - E. Gabrielli, "Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni", Torino 2001, pp. 35-36, nn. 119-121 pp. 90-91). Tale allestimento è solo in parte documentato dalla catena inventariale, che per la fase settecentesca e di prima metà Ottocento è incerta a causa della genericità delle descrizioni presenti nelle fonti. E' noto infatti che sia la quadreria dei San Martino d'Agliè, proprietari del Castello prima dei Savoia, (documentata dall'inventario del 1764 in BRT, Casa Savoia, III/2) sia quella del duca del Chiablese Benedetto Maurizio descritta nel 1776 (in ASTO/ Archivio Duca di Genova, Tenimento di Agliè, m. 50) comprendevano numerosi paesaggi attribuiti al Cignaroli. Per un inquadramento generale sull'opera pittorica della famiglia Cignaroli e per confronti stilistici si rimanda al catalogo della mostra, a cura di Alberto Cottino, "Vittorio Amedeo Cignaroli. Un paesaggista alla corte dei Savoia e la sua epoca" del 2001 e al testo di A. Cifani-F. Monetti "I piaceri e le grazie", Torino 1993. I due studiosi ritengono che quattro dipinti della serie, tra cui quello in esame, siano da attribuirsi a Vittorio Amedeo in età giovanile, "nella linea del magistero di Scipione" (cfr. Cifani A./Monetti F. "I Piaceri e le Grazie", Torino 1993, v. II p. 464). L'attività di Vittorio Amedeo Cignaroli (nato a Torino il 15 aprile 1730 e morto ivi nel 1800) è documentata fin dal 1749 e a partire dal 1750 s'intensifica la partecipazione a progetti decorativi nelle residenze sabaude (Venaria, Stupinigi, Moncalieri, Palazzo Reale, Rivoli, Palazzo Chiablese), oltre alla produzione di cartoni per arazzi per la Reale Manifattura. Un gran numero di opere a lui attribuite si trova disperso in musei e dimore private piemontesi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036020
- NUMERO D'INVENTARIO 22
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2002
2006
- ISCRIZIONI cornice, lato destro, in basso - 22 su etichetta rettangolare in materiale plastico rosso - numeri arabi - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0