San Giulio scaccia i serpenti dalla montagna

decorazione pittorica,

Lo stendardo sul lato A è composto da n. 4 teli di tessuto: vi è rappresentato s. Giulio in atto di benedire la montagna infestata da serpenti e draghi alati. Il santo è rappresentato in piedi, stante, con la mano sollevata; lo sguardo è rivolto verso l'alto. I piedi, nudi, poggiano su un mantello appoggiato sulel acque. Sullo sperone roccioso sono rappresentati alcuni draghi in varie pose. Sullo sfondo si nota un paesaggio montano con imbarcazioni a vela. Predominano le tonalità verde-giallastro. Raso avorio ricamato. Ordito: uno di fondo in seta avorio. Trama: una di fondo in seta avorio. Costruzione tecnica: il fondo è composto dalla faccia ordito dell'armatura raso da 8: è dipinto con colori a tempera nelle zone degli incarnati. Nelle altre zone le figure sono ottenute con ricamo in fili di seta policroma punto raso, a punto catenella, a punto posato e con fili di argento filato e lamellare a punto posato. La cornice dell'immagine ha contorni mistilinei con tralci fioriti e motivi architettonici. Raso avorio ricamato

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA seta/ pittura a tempera
    seta/ raso/ ricamo/ pittura
    seta/ ricamo a punto filza
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Lombardo-piemontese Ambito Novarese
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stendardo proviene dalla chiesa parrocchiale dei SS. Giulio e Amatore di Cressa ed è stato depositato dal 1984 presso il Museo d'arte religiosa a cura della Fabbriceria stessa della chiesa. Sulla facciata è raffigurato S. Giulio, uno dei titolari dell'attuale parrocchia, a ricordo di un'antica pieve (Barlassina-Picconi, Cressa, in Novara Sacra, Novara, 1930, pp. 301-302; M. di Giovanni, Cressa, in M. L. Tomea Gavazzoli, Novara e la sua terra nei secoli XI e XII, storia documenti, architettura, Milano, 1980, pp. 151-152). Sullo stendardo il santo è raffigurato secondo l'iconografia diffusa nel Novarese: come liberatore dalle serpi del male, inserito in un paesaggio lacustre, reso, in questo caso, con effetto prospettico e con discreta qualità (per l'iconografia di s. Giulio si rimanda ai numerosi dipinti conservati presso la Chiesa parrocchiale di S. Giulio a Orta). La decorazione della cornice pare di buona fattura ed è da collegare a motivi, analoghi diffusi nel XVIII secolo e simili a quelli dello stendardo del SS. Sacramento della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo di Oleggio e della chiesa di S. Magno di Legnano (M.B.R., scheda 4, in Stendardi, Milano, 1984, figg. nn. 41-42). La parte B dello stendardo novarese pare invece di fattura più recente, sia per la tipologia del damasco di fondo, da collegare alla pianeta cremisi e verde (inv. 36/V), conservata presso il museo oleggese, sia per la decorazione e le figure di gusto ottocentesco. Lo stendardo, citato solo negli inventari ottocenteschi della chiesa parrocchiale di Cressa, (Arch. Stor. Dioc. di Novara, a 1820, T 376, fol. 422) pare il risultato di due interventi in momenti diversi; ad opera di ricamatori da ritenersi, in mancanza di dati precisi, dell'ambito lombardo-piemontese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034305-1
  • NUMERO D'INVENTARIO 67s/V
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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