stendardo processionale, opera isolata - manifattura lombardo-piemontese, ambito novarese (seconda metà sec. XVIII)
Lo stendardo è composto di più teli per facciata, e delimitato, sul lato inferiore, da 5 festoni trilobati, ed è sorretto da un'asta di legno con un motivo a fiore di lato posto alle estremità. Si indica ora con A la fronte e con B il lato posteriore. Lo stendardo sul lato A è composto da n. 4 teli di tessuto: vi è rappresentato s. Giulio in atto di benedire la montagna infestata da serpenti e draghi alati. Raso avorio ricamato. Ordito: uno di fondo in seta avorio. Trama: una di fondo in seta avorio. Costruzione tecnica: il fondo è composto dalla faccia ordito dell'armatura raso da 8: è dipinto con colori a tempera nelle zone degli incarnati. Nelle altre zone le figure sono ottenute con ricamo in fili di seta policroma punto raso, a punto catenella, a punto posato e con fili di argento filato e lamellare a punto posato. La cornice dell'immagine ha contorni mistilinei con tralci fioriti e motivi architettonici. Raso avorio ricamato. Lato B. Sul lato posteriore dello stendardo è raffigurato un'ostensorio raggiato sostenuto da due putti in volo. Una greca delimita le immagini. Il fondo è composto di due teli a maglie ovali definite da foglie composite. Al centro delle maglie si trova una composizione vegetale a palmizio. [continua nel campo Osservazioni]
- OGGETTO stendardo processionale
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MATERIA E TECNICA
filo di seta/ ricamo a punto raso o pittura
filo d'argento/ lamellatura/ ricciatura
seta/ damasco
seta/ pittura a tempera
seta/ ricamo a punto catenella
seta/ ricamo a punto filza
seta/ taffetas
seta/ tessuto/ ricamo
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MISURE
Altezza: 200
Larghezza: 120
- AMBITO CULTURALE Manifattura Lombardo-piemontese Ambito Novarese
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stendardo proviene dalla chiesa parrocchiale dei SS. Giulio e Amatore di Cressa ed è stato depositato dal 1984 presso il Museo d'arte religiosa a cura della Fabbriceria stessa della chiesa. Sulla facciata è raffigurato S. Giulio, uno dei titolari dell'attuale parrocchia, a ricordo di un'antica pieve (Barlassina-Picconi, Cressa, in Novara Sacra, Novara, 1930, pp. 301-302; M. di Giovanni, Cressa, in M. L. Tomea Gavazzoli, Novara e la sua terra nei secoli XI e XII, storia documenti, architettura, Milano, 1980, pp. 151-152). Sullo stendardo il santo è raffigurato secondo l'iconografia diffusa nel Novarese: come liberatore dalle serpi del male, inserito in un paesaggio lacustre, reso, in questo caso, con effetto prospettico e con discreta qualità (per l'iconografia di s. Giulio si rimanda ai numerosi dipinti conservati presso la Chiesa parrocchiale di S. Giulio a Orta). La decorazione della cornice pare di buona fattura ed è da collegare a motivi, analoghi diffusi nel XVIII secolo e simili a quelli dello stendardo del SS. Sacramento della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo di Oleggio e della chiesa di S. Magno di Legnano (M.B.R., scheda 4, in Stendardi, Milano, 1984, figg. nn. 41-42). La parte B dello stendardo novarese pare invece di fattura più recente, sia per la tipologia del damasco di fondo, da collegare alla pianeta cremisi e verde (inv. 36/V), conservata presso il museo oleggese, sia per la decorazione e le figure di gusto ottocentesco. Lo stendardo, citato solo negli inventari ottocenteschi della chiesa parrocchiale di Cressa, (Arch. Stor. Dioc. di Novara, a 1820, T 376, fol. 422) pare il risultato di due interventi in momenti diversi; ad opera di ricamatori da ritenersi, in mancanza di dati precisi, dell'ambito lombardo-piemontese
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034305-0
- NUMERO D'INVENTARIO 67s/V
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0