ritratto di Lorenzo Biaja

dipinto, 1900 - 1900

Il benefattore, raffigurato al centro della tela in posizione di tre quarti, presenta occhi, capelli e baffi grigi ed indossa una divisa militare di colore nero con bordi, bottoni e decorazioni, come quelle del copricapo, di colore giallo-oro; le stellette e il colletto sono bianchi. Lo sfondo, che si schiarisc verso l'alto, è di colore grigio fumo. Nella parte inferiore del dipinto compare, su fondo grigio-giallo, una scritta in nero identificante il personaggio e l'entità della donazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    legno, intaglio
  • MISURE Altezza: 97
    Larghezza: 73
  • ATTRIBUZIONI Castellani Federico (notizie 1848-1889): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
  • INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto, eseguito dallo Stabilimento Fotografico Castellani di Alessandria, è un dipinto ad olio, probabilmente realizzato per mezzo dell'ingrandimento di una forografia, tecnica in cui il Castellani si era specializzato come si legge infatti in un foglio pubblicitario, con il listino dei prezzi (Archivio dell'Ospedale Civile di Alessandria). Il dipinto presenta notevoli affinità, specialmente nella resa dello sfumato intorno al busto (accorgimento tipico della fotografia), con il ritratto di Lorenzo Borasio, 1903, firmato da Castellani. Il dipinto in esame venne eseguito intorno al 1900, anno della morte del benefattore, avvenuta il 2 agosto 1900 e anche del testamento. Egli aveva donato lire 10.000 come risulta dal testamento e da un elenco dei benefattori (Archivio dell'Ospedale). In questi anni a Francesco Mensi (1800-1888) e a Federic Castellani (1848-1889), che erano stati i ritrattisti dei benefattori dell'Ospedale Civile, si sostituì Teresa Casalone, vedova Castellani, che rilevò la ditta e con lettera del 30 luglio 1889, chiese all'Ospedale che "fosse mantenuta in suo favore la convenzione intesa con il defunto marito per l'esecuzione dei ritratti dei pii benefattori". La Congregazione di Carità accettò tale domanda come testimoniano una lettera del 30 luglio 1889 e gli altri ritratti firmati Castellani presenti in Ospedale e posteriori a tale data. Il dipinto venne collocato nel Salone delle Adunanze ma non si sa dove si trovasse prima di questa data nè quando passò alla collocazione attuale, poichè non furono registrati i molteplici spostamenti dei quadri avvenuti, all'interno dell'edificio ospedaliero, per esigenze di arredo di ufficio, corridoio, sale. Il dipinto compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) con il n° 70, numero che non ricompare sul retro del quadro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034251
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso - 1900/ IL COLONNELLO CAV. LORENZO BIAJA/ AMMINISTRATORE SOLERTE DI QUESTE PIE OPERE/ LEGA AL NOSOCOMIO/ LA COSPICUA SOMMA DI LIRE DIECIMILA - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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