ritratto di Domenico Gallinotti

dipinto, 1891 - 1891

Il benefattore, raffigurato al centro della tela in posizione di tre quarti, indossa un abito di colore grigio antracite scuro, camicia bianca e cravatta di colore nero. Il busto del personaggio è inserito in un ovale, lo sfondo è di colore grigio verde, il passepartout dipinto è di colore bruno ocra con volute e racemi di colore bruno, ma di una tonalità più scura. Nella parte inferiore del dipinto compare, su fondo grigio, una scritta in nero identificante il personaggio e l'entità della donazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    legno, intaglio
  • MISURE Altezza: 94
    Larghezza: 71
  • ATTRIBUZIONI Castellani Federico (notizie 1848-1889): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
  • INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ritratto, eseguito dallo Stabilimento Fotografico Castellani di Alessandria, è un dipinto ad olio, probabilmente realizzato per mezzo dell'ingrandimento di una forografia, tecnica in cui il Castellani si era specializzato come si legge infatti in un foglio pubblicitario, con il listino dei prezzi (Archivio dell'Ospedale Civile di Alessandria). Il dipinto, che presenta notevoli affinità con i ritratti firmati da Castellani di Guglielmo Pozzi, 1887 e Giuseppe Rossini, 1892, venne eseguito intorno al 1891, anno della morte di Domenico Gallinotti. Il benefattore aveva fatto testamento nel 1890, depositato con atto rogato Farina nel 1891, ed aveva donato 500 lire di rendita (Archivio dell'Ospedale), come risulta anche da un elenco dei benefattori (Archivio dell'Ospedale). In questi anni a Francesco Mensi (1800-1888) e a Federic Castellani (1848-1889), che erano stati i ritrattisti dei benefattori dell'Ospedale Civile, si sostituì Teresa Casalone, vedova Castellani, che rilevò la ditta e con lettera del 30 luglio 1889, chiese all'Ospedale che "fosse mantenuta in suo favore la convenzione intesa con il defunto marito per l'esecuzione dei ritratti dei pii benefattori". La Congregazione di Carità accettò tale domanda come testimoniano una lettera del 30 luglio 1889 e gli altri ritratti firmati Castellani presenti in Ospedale e posteriori a tale data. Il dipinto venne collocato nel locale con soppalco, adiacente al Salone delle Adunanze. Non si sa dove si trovasse prima di questa data nè quando passò alla collocazione attuale, poichè non furono registrati i molteplici spostamenti dei quadri avvenuti, all'interno dell'edificio ospedaliero, per esigenze di arredo di ufficio, corridoio, sale. Il dipinto compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) con il n° 102, numero che non ricompare sul retro del quadro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034249
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso, a destra - 1891/ IL CAV.RE GEOM. DOMENICO GALLINOTTI/ GIA' PER MOLTI ANNI/ AMMINISTRATORE INTELLIGENTE E ZELANTE DI QUESTO SPEDALE/ GLI LEGO' IN MORTE/ LA COSPICUA SOMMA DI LIRE 10.000 - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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