confessionale, serie di Rasetti Giovanni Antonio (ultimo quarto sec. XVIII)

confessionale,

Su un basamento che si sviluppa circolarmente, da cui debordano sui fianchi due gradini arrotondati più bassi, sono impostate quattro lesene che delimitano lateralmente i due spazi per i penitenti e, davanti, quello per il confessore. Sul retro non è lavorato ed è adattato per addossarsi ad una superficie piana. Due gradini trapezoidali danno accesso allo spazio per i penitenti caratterizzato da un frontone bombato con decorazioni a voluta, cornici intagliate curvilinee e palmette. Il posto del confessore ha analoghe caratteristiche, ma con intagli e motivi decorativi più ricchi. Un portina con cornice lineare ed intagli mistilinei chiude per metà dell'altezza il posto del confessore

  • OGGETTO confessionale
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio
  • ATTRIBUZIONI Rasetti Giovanni Antonio (notizie 1778-1784)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Può essere identificato con uno dei quattro confessionali progettati e realizzati nel 1784 dal minusiere di Breia Giovanni Antonio Rasetti e collaudati nello stesso anno dal falegname di Plello Pietro Bregliano (ACG, Relazione di perito 30/09/1784, Cart.6, Consiglio delibere 1717-1785). Il Rasetti fu incaricato di redigere un progetto relativo al tipo ed alla collocazione oltre che dei banchi anche di quattro confessionali nuovi che dovevano sostituirne altrettanti esistenti ed evidentemente trasportati dalle chiese locali e di stimarne l'importo (ACG, Delibera 26/02/1784, Cart.6, Consiglio delibere 1717-1785). Sulla base del suo disegno, fu indetto un appalto che lo stesso Rasetti si aggiudicò, per la costruzione di 44 banchi e del confessionali in oggetto con un'offerta di £. 752 /inferiore a quella di £. 988 di cui £.100 per ogni confessionale da lui stesso stimata) contro quelle del grignaschese Pietro Vinzio e di altri artigiani forestieri come Davide Rossi di Orta, Carlo Galinetto di Varallo, Carlo Iachetti e Gio. Batta Mazola (ACG, Delibera 27/03/1784, Cart.6, Consiglio delibere 1717-1785). Collocati forse inizialmente all'interno delle cappelle laterali, due dei confessionali furono presto spostati, tanto che nel 1789 si trovano già nella posizione attuale, mentre gli altri due erano sul gradino delle due cappelle in fondo alla chiesa, rivolti all'altar maggiore (APG, Relazione fatta l'anno 1789, Arciprete L. Pitti, Cart. Censi Canoni Livelli Diritti parrocchiali). L'ordine di toglieere anche gli altri due confessionali dalle cappelle è Mons. Morozzo nel 1819 (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Morozzo, 1819, tomo 372), ma non fu subito eseguito "per non sapere dove fosse opportuno metterli". Furono quasi ceramente tolti intorno all'anno 1824, quando furono costruite le balaustre delle cappelle laterali, e vennero sotituiti con altri due ad esse adattati. Le analogie con i confessionali della chiesa parrocchiale di Montanaro progettati da Vittone (V. Moccagatta, Bernardo Antonio Vittone, problemi attributivi e nuovi contributi, in "Palladio", anno XIX, n. I-III, Roma 1969) fanno pensare ad una ricercata aderenza di questo artigiano ai modelli vittoniani. A lòui sono sttribuibili altri lavori in legno eseguiti per la chiesa tra il 1778 ed il 1784 tra cui certamente in banchi. Committente la Comunità, i confessionali furono costruiti a spese dei benefattori (Archivio Parrocchiale di Grignasco, Relazione fatta l'anno 1789, Arciprete L. Pitti, Cart. Censi Canoni Livelli Diritti parrocchiali). Giovanni Antonio Rasetti è certamente legato al "Rasetti di Breia" citato dal Lana come "peritissimo falegname" per la grandiosa ed elegante bussola della chiesa di Invozio (G. Lana, Guida ad una gita entro la Vallesesia, Novara 1840, p. 345) e che il Debiaggi identifica in Giacomo Rasetti qualificandolo come "stipettaio di Breia" attavo tra la fine del Settecento ed i primi dell'Ottocento (C. Debiaggi, Dizionario degli artisti valsesiani, Varallo Sesia 1968, p. 145). La sua presenza a Grignasco nel 1778 come testimone al contratto per la balaustra dell'altar maggiore (Archivio Comunale di Grignasco, Convenzione 14/04/1778, Cart.36, Inventari dei beni comunali 1673-1800) può suggerire di attribuirgli altre opere in legno (pulpito, cassa d'organo e cantoria antica, stalli del coro) realizzate certamente prima del 1783 e su cui manca documentazione, ma anche la bussola (1784) e le porte della sacrestia e dell'oratorio di San Giovanni Evangelista (1785). Dei quattro confessionali, soltanto due sono attualmente collocati in chiesa: uno è quello in oggetto, l'altro si trova in posizione simmetrica, addossato alla colonna tra gli altari del Crocifisso e del Rosario. Il terzo si trova nell'Oratorio di San Graziano, mentre alcune parti del quarto cono riconoscibili nel confessionale della chiesa del Monastero, modificate nell'originale impostazione ed adattate alla nuova collocazione (il pannello della portina è stato utilizzato come anta di armadio a muro)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033968
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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