porta - a due battenti, opera isolata di Rasetti Giovanni Antonio (ultimo quarto sec. XVIII)

porta a due battenti,

La porta è costituita da due ante simmetriche di legno massiccio (spessore 6 cm.), apribili verso l'interno, con due cerniere in ferro battuto per anta ruotanti sui corrispondenti cardini murati. L'anta sinistra è bloccata interamente ad un'asta in ferro murata che si aggancia ad un anello fissato all'anta stessa. La superficie esterna, completamente verniciata in colore marrone chiaro, presenta una scansione in due pannelli per anta (a cornice rettangolare con intagli modanati quelli inferiori più piccoli, mentre quelli superiori più alti hanno intagli simili ma conclusi nella parte superiore da un profilo curvilineo a curve e controcurve); sulla traversa tra i due pannelli è fissato un catenaccio in ferro battuto montato su una mascherina in lamina di ferro sagomata alle estremità. All'interno la superficie delle ante è grezza e rinforzata da una blindatura in lamina di ferro fino a 40 cm. dalla sommità. Due tavole sono applicate nella parte inferiore delle ante verso l'esterno a mascherarne probabilmente la parte più deteriorata. Il sistema di chiusura attuale è realizzato con una serratura moderna a blocchetto cilindrico inserito sull'anta destra a metà altezza (Continua nel campo OSSERVAZIONI)

  • OGGETTO porta a due battenti
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio
  • ATTRIBUZIONI Rasetti Giovanni Antonio (notizie 1778-1784)
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nessun ingresso laterale è documentato nella Visita Pastorale del 1783 quando il Vescovo registra "...ostium in fronte unicum..." (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Romagnano, Visita Pastorale Balbis Bertone 1783, t. 358) e neppure nel 1819, quando però il Vescovo Morozzo parla di "...ostium maius..." (Archivio Storico Diocesano di Novara, Vicariato di Romùagnano, Visita Pastorale Morozzo 1819, t. 372). I caratteri stilistici dell'intaglio sono tardo settecenteschi ed anzi richiamano quelli della bussola di ingresso databile al 1785. Nei progetti vittoniani erano previsti due ingressi laterali chiaramente segnati nella pianta "Mercalli" (Giuseppe e Paolo Sitzia, La Parrocchiale di Grignasco, in Bollettino d'Arte, n. 53, 1989), mentre nella copia "Zorzoli" della pianta originale datata 1 aprile 1752 è indicato solo quello a sinistra perchè la mezza pianta di destra è sezionata a quota superiore: si noti che nella pianta del trattato e dei prospetti (Cfr. G. e P. Sitzia, op. cit.) non sono indicati ingressi laterali. E' possibile che l'ingresso laterale in oggetto sia stato predisposto sin dall'inizio, ma forse non aperto subito; anche la collocazione dell'acquasantiera, chiaramente fatta in epoca successiva alla consacrazione, lo confermerebbe. D'altra parte l'ingresso laterale destro risulta tuttora predisposto come opere murarie ma chiuso da una parete di tamponamento: è probabile che tale ingresso non sia mai stato aperto dal momento che sin dal 1786 si era deciso di erigere in quella zona la torretta per le campane e che le corde pendenti proprio davanti a tale accesso ne avrebbero compromesso l'utilizzo. Il grosso catenaccio e la mascherina in ferro, anche per la non perfetta installazione, si direbbero di recupero, forse provenienti da una porta dell'antica parrocchiale di S. Maria delle Grazie dopo l'abbandono
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046462
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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