busto di Giuseppe di Ceva

scultura, 1633 - 1633

il busto è collocato su un piedestallo, all'interno di una nicchia ovale con cornice a più modanature. rappresenta, come attesta l'iscrizione incisa nella lapide sottostnate, il vescovo eporediese giuseppe dei marchesi di ceva, vestito in abiti ecclesiastici con l'unico ornamento di una grande croce pettorale. questi, che tieno lo sguardo sollevato verso l'alto ha il volto dai lineamenti marcati provvisto di baffi e pizzo e la fronte solcata da accentuate rughe. Folte ciocche ondulate di capelli ne incorniciano l'ovale

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE menzionato il busto di Mons. di Ceva il canonico Giacomo Boggio ( G. Boggio, 1926, p. 195, p. 288) il quale sottolinea che esso rappresenta, unitamente a quello del vescovo Michele Vittorio di Villa pure collocato in Cattedrale, il solo esempio di "scultura statuaria" eporediese nel periodo barocco, e Liugi mallè (L. Mallè, 1972, p. 130) che lo cita, erroneamente, trattando dei monumenti funerari piemontesi del '700. il busto in oggetto, databile, grazie all'iscrizione della lapide sottostante, intorno al 1633, assume una precisa importanza in quanto costituisce l'unico esempio di plastica non lignea del sec. XVII attualmente rintracciabile ad Ivrea, così come la decorazione commissionata da Mons. di Ceva per la cappella di San Tegolo, ora perduta, avrebbe rappresetnato un significativo capitolo per la storia della pittura seicentesca eporediese. Data la mancanza di documenti che possano fare luce sull'identità dello scultore del busto, non si può che mettere in evidenza il buon livello qualitativo dell'opera, che si rivela nella scioltezza della tecnica esecutiva e nell'intensa caraterizzazione del volto del personaggio, collocandola accanto agli altri rari esempi segnalati di plastica funeraria coeva; vanno menzionati, in questo senso, gli anonimi monumenti parietali a Marcantonio Bruno e a Giovanni Gazzano, datati rispettivamente 1631 e 1643, nella Chiesa di San Pietro a Mondovì Breo (L. Mallè, La scultura, in Mostra del barocco Piemontese, Torino, 1963, p. 6) (L. Mallè,1972, p. 34, figg. 113, 116)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033807
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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