ostensorio - a raggiera, opera isolata - bottega Italia settentrionale (terzo quarto sec. XVIII)

ostensorio a raggiera post 1750 - ante 1774

Piede, a sezione esagonale con lati, alternativamente, curvilinei e concavi; ha il corpo a pera, alzato su una serie di cornici con fregio e foglie. Il corpo è ornato sulle due facce da una cartella a cuore fra volute a C e foglie, da due cherubini in metallo gettato, cesellato e dorato e da due cascate di foglie in lamina dorata applicata. Lo stesso repertorio decorativo è reimpiegato nel fusto a balaustro, dove i cherubini sono sostituiti da due angioletti assisi sul cornicione terminale, con dorature in corrispondenza delle ali, del drappo e della spiga che recano in mano. Base e fusto sono assemblati per mezzo di un perno, bullonato sotto il telaio ligneo della base e saldato alla teca superiore. Questa, con specchiatura circolare, è circondata da una cornice con tralci di foglie e fiori incastonati da pietre dure trasparenti e viola entro nuvole su cui sono applicati cherubini dorati in lamina sbalzata, cesellata e dorata. Intorno all'estremità della raggiera dorata si avvinghia un tralcio di vite con foglie in argento e grappoli di piccoli granati. Un elemento a volute fogliate regge il baldacchino terminale a corona chiusa, sormontato da un globo crociato ed arricchito da pietre dure

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA granato/ incastonatura
    argento/ laminazione/ sbalzo/ doratura/ cesellatura/ fusione/ punzonatura
    pietra dura/ incastonatura
  • MISURE Profondità: 18.5
    Altezza: 76
    Larghezza: 21.5
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio delle Orfane Isabella di Cardona
  • INDIRIZZO piazza Amedeo IX, s.n,c, Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ricerca condotta sui più diffusi repertori (cfr. Bargoni, Bulgari, Rosemberg, Beuque, Carre, Ris Paquot) non ha permesso precisi riscontri per il punzone, raffigurante, probabilmente, lo Spirito Santo sotto forma di colomba, accompagnato dalla lettera C o G. L'analisi stilistica dell'oggetto suggerisce tangenze lombarde: il carattere del repertorio decorativo impiegato trova infatti riscontro in un calice, conservato nella chiesa parrocchiale di Casapinta e acquistato a Milano nel 1768, nel quale la minore presenza di motivi decorativi architettonici è giustificata anche dalla diversità del tipo di oggetto (cfr. D. Lebole, Storia della Chiesa biellese. La Pieve di Cossato, Biella, 1982, vol. II, pp. 193-194). Anche l'intarsio della custodia riprende motivi decorativi presenti in mobili lombardi. L'appartenenza lombarda non è però convalidata dal marchio, che non è riconoscibile nell'elenco della Matricola degli Orefici milanesi. Il "Raggio bello guarnito di gioie fini e tutto d'Argento in peso lire 7 On. 6 Ott. 2,6" è citato al numero 46 della Notta del Inventairo del Arciconfraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini e Convalescenti (Archivio della Confraternita di S. Giuseppe), anteriore al 1834
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031240
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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