calice, opera isolata di Tana Giovanni Battista, Balbino Carlo Agostino (terzo quarto, secondo quarto sec. XVIII, sec. XIX)

calice,

Base circolare a tre gradini lisci montanti verso un fusto a modanature regolari con tre nodi, gli estremi ad anello e quello centrale a vaso. Coppa liscia segnata a metà da una fascia di cinque anelli sottili di cui due più marcati. Coppa dorata all'interno e all'esterno fino agli anelli. Pezzi saldati in corpo unico

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Tana Giovanni Battista (notizie 1756-1765): esecutore
    Balbino Carlo Agostino (1777/ 1858-1867)
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Allo stato attuale il calice è il risultato di un restauro, poiché nella parte inferiore porta marchi d'assaggio e contrassaggio e punzone d'argentiere che si riferiscono al terzo quarto del sec. XVIII e la coppa risulta invece sicuramente posteriore al regolamento del 1824-1825, poiché reca il punzone dell'Ufficio del Marchio di Torino corrispondente al secondo titolo dell'argento, entrato in vigore a quella data e il punzone adottato in quell'occasione dall'argentiere torinese Carlo Balbino. L'individuazione dei marchi più antichi non è difficile: il punzone dell'assaggiatore corrisponde a quello di Carlo MIcha, che fu assaggiatore della Zecca di Torino dal 1759 e morì nel 1787. Il punzone di contrassaggio corrisponde a quello di Giovanni Battista Ccarron nominato alla Zecca di Torino nel 1753 e mandato in pensione nel 1778. Queste notizie restringono la datazione tra il 1759 e il 1778; il punzone dell'argentiere, benché solo parzialmente leggibile, può essere identificato con quello di Giovanni Battista Tana, di cui si hanno notizie dal 1756 al 1765 (cfr. A. Bargoni, Argenti, in Mostra del Barocco Piemontese, Torino 1963, vol. III, n. 97, p. 17; ID., Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX sec., Torino 1976, T. 4, p. 237). Le date corrispondono e potrebbero anche suggerire di restringere ancora il periodo entro cui collocare l'opera, ma in assenza di dati biografici del Tana più precisi non ci sembra necessario. Infine, nell' Inventario delle spese parrocchiali degli anni 1835-91, all'anno 1837, il curato Fantini annota, al n. 22: "Per patena e coppa nuova d'argento ad un calice antico. Lista Balbino, spese £ 40"; l'indicazione si adatta bene a questo calice
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031173
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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