architettura illusionistica
L'affresco è inquadrato da paraste tinteggiate in rosso macchiato di bianco, sorreggenti un archivolto a volute su cui ricadono ghirlande di alloro in stucco. Rappresenta, su un alto zoccolo a riquadri che simulano specchiature marmoree, una illusiva transenna con cornice superiore mistilinea profilata internamente da un'alta bordura a greche grigie. Fasce verticali con analogo ornato a greca la suddividono in tre comparti: quello centrale, centinato, presenta un rosone decorativo e sulla sommità una targa alata con monogramma mariano, dalla quale ricade una ghirlanda di alloro. Al di là della transenna è dipinta, in varie tonalità di grigio, un'illusiva nicchia semicircolare a cupola, davanti alla quale ricadono in gonfie pieghe i due lembi di un drappo rosso con profilature dorate
- OGGETTO decorazione pittorica
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ATTRIBUZIONI
Cogrossi Carlo (attribuito): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi vennero dipinti in occasione della ristrutturazione barocca del presbiterio e della navata centrale del duomo, attuata da Mons. Giuseppe Ottavio Pochettini di Serravalle negli anni 1785-87. A questo proposito il Benvenuti scrive infatti che il vescovo "nel 1785 incominciò e ridusse in appresso a compimento la totale interna rinnovazione dell'irregolare architettura della Basilica, con l'assistenza del sig. Architetto... Martinez, ridotta all'ordine dorico e tutta marmorizzata nella nave di mezzo, in modo che più non si conosce per quella di prima" (G. Benvenuti, "Istoria dell'antica città di Ivrea", manoscritto della fine del sec. XVIII, pubblicato con il titolo "Storia di Ivrea", Ivrea 1976). Proprio gl Atti della Visita Pastorale di Mons. Ottavio Pochettini, 1789, forniscono utili indicazioni in merito, allorchè, descrivendo il presbiterio come "marmoratum...albario opere ornatum" alludono chiaramente al tipo di decorazione pittorica in esso osservabile dove i pilastri, le paraste, le campate sono in finto marmo con ornati in stucco, mentre le pareti laterali accolgono gli affreschi in questione. Essi, di buona fattura, per quanto attualment compromessi dalle precarie condizioni di conservazione, mi pare possano essere assegnati per via stilistica al Cogrossi, attivo tra il 1780 e il 1788 in Cattedrale, nella Cappella di S. Savino. Tale attribuzione, per quanto non suffragata da fonti documentarie, risulta essere al momento la più pertinente se si considera che al pittore si deve in pratica la restante decorazione pittorica del presbiterio, vale a dire i due affreschi ai lati dell'altare maggiore che gli sono sicurament ascrivibili per ragioni stilistiche, nonchè quella degli atalli corali, per la qual esistono invece le note di pagamento in data 10 dicembre 1787. D'altro canto conforta la presenza in questi afreschi di alcuni tipici motivi ornamentali, cioè le fasce decorative a greche, le ghirlande di alloro, le specchiature sagomate con borchie angolari che si ritrovano pressocchè invariate negli stalli corali. Non va inoltre dimenticato che la decorazione a nicchie e architetture illusive è un motivo dominante nella pittura, per buona parte scenografica, del Cogrossi, come del resto appare dagli stessi affreschi della Cappella di S. Salvario in Cattedrale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028717
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- STEMMI in alto, al centro - religioso - Emblema - monogramma mariano - M. V
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0