altare, opera isolata di Discepolo Giacomo (primo quarto sec. XVIII)

altare, 1722 - 1722

Sull'alto zoccolo, includente al centro la mensa, si elevano i plinti che sorreggono l'ordine architettonico formato da colonne, con capitelli compositi, antistanti le lesene e controselene. I plinti delle colonne e delle lesene, le quali recano, ad un terzo dell'altezza, un collarino, sono disposti su assi convergenti a 45 gradi verso il centro. Seguono le stesse direttrici le trabeazioni r le volute del timpano spezzato su cui sono posti due putti reggenti una ghirlanda terminante nel fastigio superiore che include un rilievo raffigurante la Colomba dello Spirito Santo entro raggiera e regge una cartella dedicatoria con cornice mistilinea su cui si avviluppano cornucopie e terminante con una coppia di cherubini. Le controlesene sono accompagnate da volute fitomorfe. Sulla mensa, con fronte ornato da una cartella ovoidale incorniciata da volute e palmette, su cui si innesta un cherubino, sono due gradini: sul primo è posto il tabernacolo in legno intagliato, dorato e dipinto. Gli stucchi dell'altare sono bianchi, ad eccezione del fusto delle colonne e per le pannellature centrali degli zoccoli, gradini, plinti, mensa e dadi di trabeazione che sono in rosso marmorizzato di bianco

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ modanatura/ doratura/ pittura
    stucco/ modellatura/ marmorizzazione
  • ATTRIBUZIONI Discepolo Giacomo (notizie 1713-1722)
  • LOCALIZZAZIONE Cavallermaggiore (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le decorazioni plastiche della nuova chiesa sono documentate nella cronaca manoscritta del Demonte (Cavallermaggiore, Biblioteca Civica, M. Demonte, Cronologia Storica, Religiosa, Artistica, Biografica di Cavallermaggiore (compilato fino al 1875), all'anno 1722), le cui informazioni sono dedotte da un'altra "cronaca dei carmelitani" di un certo don Fassini, non più conservata. In questo testo si parla dei lavori eseguiti "da un tale Discepolo, stuccatore Svizzero mediante 690 lire di Piemonte". Lo stuccatore è attiva in Santa Croce a Cuneo nel 1713, dove opera accanto a Domenico Beltramelli (N. CARBONERI, in Arte e artisti dei Laghi Lombardi, Como 1964, p. 31; S. MAMINO, Santa Croce, Committenti ed artefici della costruzione settecentesca, in Radiografia di un territorio, Cuneo 1980, pp. 225-227). La struttura riprende modelli e forme diffuse nelle chiese della zona (A. BONINO, Miscellanea artistica della provincia di Cuneo, Cuneo 1925.1935, III, p. 223; G. CALANDRI, La Madonna del Popolo, Cherasco 1966). Sull'altare si veda anche G. CARITA'(a cura di), Per i quattrocento anni della "Misericordia" 1579-1979, 1980, pp. 51-63. Il tabernacolo, la cui lettura appare appesantita da una doratura di epoca recente, appare di fattura seicentesca e potrebbe essere uno degli arredi provenienti dal primitivo oratorio della confraternita
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028064-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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