fortezza

dipinto, 1885 - 1899

Nel pennacchio è raffigurata una cartella a volute arricchite da una foglia, festoncini di frutta e un cherubino, contenente un medaglione monocromo raffigurante la Fortezza, rappresentata come una donna vestita con abiti classici, seduta e reggente una spada e una colonna. Alle sue spalle è accovacciato un leone

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La volta, come quella che decora la voltra della quinta campata laterale destra, deriva da modelli settecenteschi, interpretati secondo il gusto tardo ottocentesco, individuabile soprattutto nella resa dei fiori e degli elementi architettonici. L'iscrizione del nastro, per quanto frammentario, sembra alludere all'Altare dedicatyo all'Angelo Custode, altare smontato in occasiuone dei restauri della Parrocchiale, effettuati negli anni Sessanta del XX secolo. La solo alzata, parzialmente visibile in alcune foto anteriori ai suddetti restauri e conservate presso l'Archivio Parrocchiale, è oggi collocata nella chiesa Parrocchiale di Bosio. L'altare marmoreo era uno dei 4 acquistati nel 1812 presso il Municipio di Genova e provenienti dall'ex monastero di S. Teresa e dall'ex Convento della Pace della stessa città (Gavi, Archivio Parrocchiale, Dal Libro delle Deliberazioni della Fabbriceria della Chiesa Parrocchiale di Gavi, alla prima domenica di luglio e ottobre 1812 e al 3/1/1813; Gavi, Archivio Parrocchiale, Chiesa Parrocchiale. Lavori. Conti, conti del 1812) Gli altari vennero a Gavi dedicati a S. BNicolò; all'Angelo Custode; al Sacro Cuore e a S. Giovanni Battista). In questa stessa campata è citato, nella visita pastorale del 1582 un altare dwedicato ai SS. Fabiano e Sebastiano (C. DESIMONI, Documenti ed estratti di documenti per la storia di Gavi, Alessandria 1896, p. 178); a partire dalla Visita Pastorale del 1650 lo stesso altare appare, invece, dedicato all'Angelo Custode e ai SS. Giacomo e Filippo e appartenente all'Oratorio dei Bianchi dei SS. Giacomo e Filippo (Genova, Archivio Vescovile, Visita Pastorale del 1650, fol. 195; Genova, Archivio Vescovile, Decreti Lercari 1768-1771, fol. 471; Visita Pastorale del 1650, fol. 195; Genova, Archivio Vescovile, Relazioni Lambruschi 1820.1824, fol. 219). All'altare è citata per la prima volta nel 1891 una telaraffigurante l'Angelo Custode coi SS. Titolari (A.REMONDINI, M. REMONDINI, Parrocchie dell'Archidiocesi di Genova, Parte II della regione XIII, Genova 1891, p. 19; Gavi, Archivio Parrocchiale, Inventario della Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore in Gavi anno 1906), dipinta da Francesco Montecucco intorno al 1810, oggi irreperibile (G. GALBIATI, Le tre Confraternite di Gavi Ligure, Genova 1949, ed. consultata Ovada 1979, p. 15). La pittura della volta fu eseguita intorno al 1885, quando la fabbriceria diede facoltà all'Arciprete "di far eseguire ristori e pitture ornative" nella Cappella dell'Angelo Custode, del Battistero e del Carmine (Gavi, Archivio Parrocchiale, Dal Libro delle Deliberazioni della Fabbriceria della Chiesa Parrocchiale di Gavi, al 5/7/1885). La diffusione di modelli non permette di precisare l'area geografica di origine dell'affrescante
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027610-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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