cornice, opera isolata - bottega italiana (fine sec. XVIII)

cornice, 1790 - 1799

La cornice circonda Il dipinto raffigurante La Madonna col Bambino e S. Gaetano. E'formata da una battuta sagomata in marmo bianco e da una fascia in marmo rosa, ornata agli angoli da rosette circolari e leggermente rientranti nella parte centrale di ogni lato. Al sommo è una cimasa, composta al centro da una cartella a volute e conchiglie fogliate contenente due piante di gliglio incrociate e, ai lati, da volute arricchite da un fiore a campana. Gli spigoli laterali della cornice sono ornati da un pendone dio fiori a campana e, nalla parte inferiore, da una voluta

  • OGGETTO cornice
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
    marmo/ scultura
    stucco/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice figurava, prima della campagna di restauri iniziata nel 1960, inserita nel muro della sesta ed ultima campata della navata laterale sinistra, collocazione documentata anche da alcune foto conservate presso l'Archivio Parrocchiale. Qui, almeno fino al 1906, aveva costrituito l'alzata dell'altare di S. Gaetano, la cui mensa fu tolta dopo tale data (Gavi, Archivio Parrocchiale, Inventario della Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore in Gavi anno 1906). L'altare, non elencato nella Visita Pastorale del 1650 (Genova, Archivio Vescovile, Status Novae Visitatinis Diocesis Januensis, foll. 195-196), è citato in quella del 1771 (Genova, Archivio Vescovile, Decreti Lercari, 1768-1771, fol. 471v.) come assegnato ai Marchesi Guasco di Bisio, juspatronato che ha sempre conservato con l'aggiunta del titolo di N. Signora della Provvidenza. Il primitivo altare fu eretto nel 1694, come attestava un'iscrizione intorno alla mensa, riportata da Desimoni (C. DESIMONI, Annali storici della città di Gavi, Alessandria 1896, iscrizione n. XXX). L'attualre alzata dovette essere realizzata, per la presenza di elementi già neoclassicheggianti come le rosette, in aznni immediatamente a ridosso del 1771. Il Paolo Guasaco a cui si riferisce l'iscrizione è identificabile nel marchese Carlo Paolo Giuseppe Antonio (Bisio 1762-1800), decurine di Alessandria, gentiluomo di bocca di Vittorio Amedeo e Capitano (V. SPRETI, Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, appendice II, Milano, p. 189; A. MANNO; Il patriziato subalpino, Vol. IV, p. 620). I Guasco ereditarono i titoli di Marchese di Bisio e di Gavi da Antonio che, assieme alla comunità di Gavi, commissinò il polittico di Manfredino Bosilio datato 1478, già sull'alare maggiore della Parrocchialie e ora diviso fra la Pinacoteca dell'Accademia Ligustica e quella di Palazzo Bianco a Genova, e del quale si conserva nella stessa chiesa il sarcofago datato 1497. La cornice è menzionata in A.REMONDINI, M. REMONDINI, Parrocchie dell'Archidiocesi di Genova, Parte II della regione XIII, Genova 1891, p. 20 e in F. SARTORE, Storia popolare di Gavi Ligure, Genova 1934, p. 174
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027590
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sulla cimasa - D. MARCHIO PAULUS GASCO - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1790 - 1799

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE