quadratura architettonica e angeli

decorazione pittorica, 1765 - 1765

Al centro della volta è imitata un'apertura ellittica, provvista di balaustra, oltre la quale è visibile il cielo nuvoloso con tre angeli, due dei quali recano rami fioriti, e cinque cherubini in volo. Nei pennacchi cinque finte aperture curvilinee irregolari con cornici a volute fogliate permettono di vedere i retrostanti capitelli neo-compositi che sormontano semicolonne addossate. Mensole a volute fogliate e balaustra ornano le restanti parti della volta. I sottarchi sono decorati da un grosso fiorecentrale con petali fogliati entro una cartella a volute vegetali e da pendone fioriti

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ tornitura/ scultura/ intarsio
    intonaco/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Cavatorta Pietro (notizie 1752-1765)
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La volta fu dipinta nel luglio del 1765 da Pietro Cavatorta per lire 260 "comprese le spese di viaggio", come risulta dalla fattura del pittore e dai conti della Compagnia del S.mo Rosario (Gavi, Archivio Parrocchiale, Compagnia del S. Rosario, fattura del 20 ottobre 1765; Gavi, Archivio Parrocchiale Introito et esito della Compagnia del Sacratissimo Rosario 1732-1805, 20 ottobre 1765). La decorazione fu eseguita a compimento del completo rifacimento dell'altare della Compagnia. Cavatorta, la cui prima menzione è del 1752 quando risulta fra gli accademici e studenti dell'Accademia Ligustica (F. SBORGI, Pittura e cultura artistica dell'Accademia Ligustica a Genova 1751-1920, Genova 1974, p. 54), è detto cremonese dal Ratti (C. G. RATTI, Istruzine di quanto può vedersi di più bello in Genova in Pittura, Scultura ed Architettura, Genova 1780, p. 63) e dall'Alizeri (F. ALIZERI, Notizie dei professori del disegno in Liguria dalla fondazione dell'Accademia, vol. I, Genova 1884, p. 157; ID., Guida artistica per la città di Genova, Vol. I, Genova 1846, p. 117). Egli collaborò come quadraturista con Giuseppe Galeotti (Firenze 1708 ca. - Genova 1778) nella decorazione che ancora si conserva nella volta della proima cappella a destra della Chiesa del Gesù a Genova (C. G. RATTI, 1780, p. 63; F. ALIZERI, 1884, pp. 156-157) e con Carlo Giuseppe Ratti (1737-1795) nella decorazione della zoina presbiteriale della Parrocchiale di S. Siro a Nervi, ultimata il 7 luglio 1790 (F. ALIZERI, 1884, pp. 349-350; F. BOGGERO (a cura di), La Chiesa di San Siro a Nervi, Genova 1979, p. 15, figg. 5, 10). Di lui si ricorda anchew un fratello pittore di nome Giambattista (F. ALIZERI, 1884, p. 157). Egli si specializzò in capricciose quadrature illusinistiche di spirito Rococò. Per quanto sia documentato il suo apprendistato presso l'Accademia genovese, la provenienza da Cremona lascia supporre un primo accostamento all'arte della quadratura nel fertile ambiente di quella città, dove alla generazione dei fratelli Giuseppi, Francesco e Lorenzo Natali erano seguiti Angelo Borroni (1684-1772) e Giovanni Battista Zaist (1700-1757); questo nonostante che Cavatorta non sia ricordato in fonti bibliografiche locali e contemporanee come G. B. Zaist e A. M.- Panni. Nel dipinto di Gavi, l'architettura illusinistica evolve in direzine fantastioca e leggiadra la più "realistica" tradizione lasciata a Genova dagli Haffner e da G. B. Natali, figlio del sopracitato Francesco. Nelle figure, invece, si può cogliere un'eco dell'arte di M. Franceschini, probabilmente assorbita da P. Cavatorta attraverso la mediazione di G. Galeotti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027574
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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