Figura maschile con grifone
capitello di colonna,
1150 - 1172
Su ognuna delle quattro facce del capitello è raffigurato un grifone, affrontato a coppie, dietro il quale un uomo, descritto frontalmento dalla vita in su, posa le mani sul dorso o sulle ali del'animale. Su di un lato il personaggio è sostituito da un fiore circolare. Una voluta in alto ed una foglia d'acqua in basso ornano i soli due angoli dove compare la parte posteriore dei grifoni
- OGGETTO capitello di colonna
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MISURE
Profondità: 98
- AMBITO CULTURALE Bottega Liguro-lombarda
- LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il capitello fa parte di una serie di altri tre capiotelli simili che si alternano ad altrettanti a foglie; l'originale alternanza si è parzialmente perduta a causa di un rimaneggiamento dei capitelli della III e IV colonna sinisatra. E' databile, come l'edificio, in anni prossimi e non posteriori al 1172. Le fattezze dei volti rimasti, tondeggianti e con le labbra marcate, trovano nella stessa chiesa particolare corrispondenza con la maggioranza delle mensole che sorreggono gli archetti pensili della facciata, dove più dirette sono le relazioni con alcune sculture del Duomo di Piacenza (a. C. QUINTAVALLE, Piacenza Cathedral, Lanfranco and the Schol of Wiligelmo, in "The Art Bolletin", 1973, n.1, figg. 27, 29), con l'unico capitello visibile addossato alla contrafacciata. Ma al di là di particolarità che distinguono le singole personalità di lapicidi attivi nello stesso cantiere, ciò che uniforma la serie di capitelli figurati è la stilizzazione degli animali che appaiono quasi sospesi, con un'accentuata descrizione dei muscoli, nervature e zampe unghiate,nell'evidente ricerca di esprimere l'aspetto feroce e selvaggio. Sono carateristiche che si ritrovano in altre opere in stretta relazione col cantiere di Gavi, come il lato destro del fregio del portale di S. Gottardo del Duomo di Genova (C. DI FABIO, I portali romanici della catetdrale di Genova, in "Bollettino d'Arte", 1981, pp. 82-122) e la lunetta del portale della chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Castelnuovo Scrivia (G. PISTARINO, A. FUMAGALLI, Dalla pieve alla cattedrale nel territorio di Alessandria, s. l., 1978, fig. 110). Le stesse caratteristiche, per le quali qualche precedente è rintracciabile nella Chiesa pavese di S. Michele (R. JULLIAN, Les sculptures romans de l'Italie septentrinaler, Vanoest, 1952, tav. XXIV, fig. 5), avvalorano l'ipotesi di contatti forse non mediati con opere tolesane e della Spagna settentrionale (A. KINGSLEY PORTER, Romanesque sculpure of the pilgrimage road, New York 1966, 3 voll., in particolare i capitoli Aquitaine, Catalonia e Aregona, Castiglia Asturia e Galizia). Il programma iconografico della serie di capitoli figurati è impostato sulla superiorità e sul controllo da parte dell'uomo di fede sul male, identrificato negli animali fantastici e feroci. Sono ancora visibili tracce di pittura gialla e nera, resto dello scialbo che li ricopriva e che fu tolto per volere del Parroco De Negro (1832-1884, cfr. S. VARNI, in "Michelangelo", 1855). I capitelli sono inoltre mezinati da Sartore (F. SARTORE, Storia popolare di Gavi Ligure, Genova 1934, pp. 169), Ceschi (C. CESCHI, Arte romanica nella valli di Arquata, in Arquata e le vie dell'oltregiogo, Torino 1959, pp. 231-237), da Pistone (M. PISTONE, La chiesa di S. Giacomo", in "Millrenario di Gavi", Gavi 1972, p. 13) e da Pistarino e Fumagalli (G. PISTARINO, A. FUMAGALLI, Dalla pieve alla cattedrale nel territorio di Alessandria, s. l., 1978, pp. 149-150, fig. 125). Si veda inoltre C. BRANDI, A passo d'uomo, Milano 1970
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027560
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0