paramento liturgico, insieme - manifattura francese (terzo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico,

Il parato, formato da una pianeta, un manipolo, una stola ed un velo da calice, è confezionato in taffetas cangiante broccato: sul fondo, creato da ordito viola e trama lilla, con effetti di rigature per colore dell'ordito di fondo, si staglia un festone bianco a pizzo che, con decoro a griglia e cpon tralci di foglia d'edera, si sviluppa con andamento sinusoidale andulante. A due terzi dell'ansa del festone è inserito e volto verso l'esterno un mazzetto di fiori con velo a pizzo e sottostanti fiorellini, boccioli, foglie e a lsato una breve staccionata con fili d'erba. In ogni ansa è disposto un mazzo di fiori con rose canine, fiori a quattro petali e fiori con felci, alternativamente volto a destra e a sinistra. Predominano il viola del fondo, il bianco del festone e il verde delle foglie. Il decoro è dato da trame supplementari broccate. I galloni in argento filato al telaio coordinati sono decorati con un sinuoso tralcio di vite. La fodera è in tela marrone. Il velo da calice ha galloni in argento fiòlato e lamellare a fusello e fodera in tela di lino marrone

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento/ lavorazione a telaio
    filo di cotone/ lavorazione a fuselli
    lino/ tela
    seta/ broccata in seta
    seta/ taffetas
    Tela
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta, proveniente dalla Chiesa di S. Maria della Confraternita dell'Annunciata, potrebbe riconoscersi nella pianeta acquistata dopo il 1758, in sostituzione della pianeta violacea di damasco sospesa nello stesso anno (Novara, Archivio Diocesano, Tomo 280, f. 84r.; Oleggio, Archivio St. Par. Oleggio, f. 5, a. 1758). Il gusto contemporaneo del manufatto risponde alle esigenze della moda francese della metà del Settecento per i tessuti ornati secondo linee verticali sinuose, interpretate con una ricca di varianti (D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, p. 185). La raffinatezza e l'attenzione per i particolari del decoro suggeriscono una data fra il 1750 e il 1765 e per la cuyra dei meandri una collocazione in ambito francese (cfr. A. M. AGUZZI, M. BAIARDI, Appunti per una storia del tessuto d'arte barocca in Lombardia e in Piemonte, Milano 1962, p. 143, fig. 20; D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, fig. 176; G. BUTAZZI, Costume dei secoli XVIII, XIX, Civiche raccolte d'Arte applicate, Milano 1976, copertina; L'arte a Parm adai Farnese ai Borbone, catalogo della mostra, Bologna 1979, fig. 327; D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, schede nn. 18-19)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027109-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE