Sant'Agostino

dipinto,

ll santo, canuto è barbuto, ha sul capo la mitra ed è rappresentato di semiprofilo, con lo sguardo sollevato verso ilcielo; porta sulla lunga tunica a fitte pieghe sottolineate da pennellate scure, una cotta chiara: un ampio piviale, fermato sul petto da un fermaglio a fiore, gli copre le spalle e ricade in basso avvolgendosi in gonfi panneggi intorno alla gamba sinistra. Essa appoggia su due libri che alludono, con tutta probabilità, al Contra Faustum Manichaeum libri XXXIII e il De gestis Pelagii. Il santo tiene nella mano detsra sollevata una penna d'oca e, nella sinistra, poggiato sul braccio piegato, un libro apero

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Cogrossi Carlo (1750 (?)/ 1788)
  • LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Affresco di notevole interesse che attesta gli alti risultati ottenuti dal Cogrossi con la tecnica della grisaille: giocando sui contrasti chiaroscurali e sugli accostamenti di diverse gradazioni di grigio, il pittore risolve brillantemente i problemi di volumi e prospettiva, creando un'immagine nobile e dignitosa, dalla compattezza statauario (si osservino, a questo proposito, le ombre portate della mitra e della figura del santo sul fondo della nicchia, o del dettaglio della mano e del manto uscenti dall'incorniciatura che cobntribuiscono a dare maggiore risalto all'immagine). E' forse proprio in questo genere di pittura, strettamente legata all'architettura, che si avverte l'influsso dei fratelli Galliari, pittori e scenografi vissuti anche a Treviglio, luogo nativo del Cogrossi, il quale dovette indubbiamnete conoscerli tanto da rifiutare di lavorare con loro per non dipingere soggetti profani (G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1847, vol. XVI, pp. 81-82). Questo tipo di decorazione pittorica con nicchie conchigliate statue di santi in grisaille, trova del resto, in ambito canavesano, un significativo parallelo negli affreschi delle pareti laterali della Chiesa della Confraternita del Gesù a Rivarolo, dovute al Rapous per le figurazioni e al Bianchi per gli ornati (A. CAVALLARI MURAT, Tra Serra d'Ivrea, Orco e Po, Torino 1976, pp. 398, 402). Per quanto riguarda il motivo dei monocromi dedicati alle scene della vita dei santi, il confronto più significativo è costituito dalle quattro sovrapporte del Cogrossi, eseguite per la camera da letto del vescovo Ottavio Pochettini (I. VIGNINO, Passeggiata artistica in vescovado, in "Il piffero", 1975)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027064-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso, sul piedistallo, su una faccia - S. AVGVSTINVS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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