simboli dei quattro evangelisti

decorazione musiva

Il mosaico occupa due campi rettangolari inframmezzati da un pannello raffigurante l'apocalisse. Sono delimitati da un motivo a greca alternato a raffigurazioni di pesci e uccelli che si cibano, il tutto a tasselli bianchi su fondo nero; all'interno è un altro rettangolo contenente due cerchi concentrici, quello più interno delimitato da un motivo a dentelli con le raffigurazioni, nel campo sinistro, del leone alato e del bue alato; nel campo a destra la raffigurazione dell'Angelo e dell'Aquila, il tutto su fondo nero. Negli spazi tra codesti cerchi e il rettangolo interno sono alcune teste di profilo nell'atto di soffiare, uccelli che si cibano e scene di caccia

  • OGGETTO decorazione musiva
  • MATERIA E TECNICA marmo nero di Oira/ mosaico
    marmo bianco di Carrara/ mosaico
  • AMBITO CULTURALE Bottega Padana
  • ATTRIBUZIONI Avon Giovanni Battista (notizie 1832-1838)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mosaico fa parte dell'antica e originaria pavimentazione del Duomo romanico, già restaurata da Giovan Battista Avon fra il 1832 e il 1838, e in parte distrutta nella ricostruzione della Cattedrale avvenuta fra il 1857 e il 1869. E' possibile ricostruire l'originaria fattura del pavimento sulla base del manoscritto del Bartoli (Borgomanero, Archivio Molli, G. B. BARTOLI, Della città e sobborghi di Novara opere pubbliche e mosaici, foll. 3v-6v.) e di Frasconi (Novara, Archivio Storico Diocesano, Archivio Frasconi, ms- IX, C. FRASCONI, iscrizioni ed altri monumenti antichi esistenti nella città di Novara, foll. 19-24; INovara, Archivio Storico Diocesano, Archivio Frasconi, ms- XIV/ 27bis, C. FRASCONI, Topologia antica di Novara e i suoi sobborghi, foll. 100-103). Già Bianchini notifica i rifacimenti apportati da Avon (F. A. BIANCHINI, Il Duomo e le sculture del corpo di guardia, Novara 1836, pp. 19-28), seguito da Fassò (G. FASSO', Il duomo antico, in "Monografie novaresi", Novara 1877, p. 114) e Rusconi (A. RUSCONI, Il mosaico antico nella Cattedrale di Novara, Novara 1882, pp. 1-23). Il mosaico è oggetto di studio anche da parte di studiosi stranieri che collocano il pavimento in connessine con l'operato di maestranze lombarde già presenti nell'area padana tra XI e XII secolo. Per quanto riguarda la datazione è riconosciuta quasi all'unanimità una collocazione al primo quarto del XII secolo. Perotti (M. PEROTTI, L'antico duomo di Novara e il suo mosaico pavimentale, Novara 1980, pp. 65-116), infine, sottolinea che il mosaico sia di derivazione paleocristiana e fa notare come le figure fguardino verso il centro, dove anticamente era l'altare; i volti alati nell'atto di soffiare sono i venti, ad indicare che il vangelo sia stato predicato fino ai confini della terra. Le colombe e i pesci che si cibano sono i cristiani in cerca di nutrimento, mentre la scena di caccia rappresenta la tentazione a cui è soggetto l'uomo. Il medagline con l'angelo è rifatto da Avon.Per il rapporto con altri mosaici in area padana è da notare come la tipologia qui in atto non sia rintracciabile negli altri pezzi e i raffronti rimangono sporadici. Per gli evangelisti si veda il mosaico a Pieve Terzaghi (Mantova), dove, pur seguendo l'interpretazione tetramorfa, sono inseriti in un significato globale diverso. Per la bibliografia si veda anche F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, pp. 14-15; FC. RACCA, Del duomo e del battistero di Novara, Novara 1837, p. 17; E. AUS'M WEERTH, Der Mosaikboden in St. Gereon zu Coln, Bonn 1893, p. 19; E. MUNTZ, Notes sur les mosaiques chretiennes de l'Italie: les pavements histories, in "Revue archeologique", fasc. XXXIII, 1877, p. 32; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, pp. 43-46; C. BARONI, L'arte in Novara e nel novarese, in "Novara e il suo territorio", Novara 1955, pp. 550-555; Novara, Archivio Storico Diocesano, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., p. 18; G. FASSO', Il duomo antico, in "Monografie novaresi", Novara 1877, p. 114; A. VENTURI, Storia dell'arte italiana, vol. III, Milano 1904, pp. 432-433; P. TOESCA, La pittura e la miniatura in Lombardia, Milano 1912, pp. 86-87; A.K. PORTER, Lombard architecture, New Haven 1917, Vol. I, p. 310; P. VERZONE, Il Duomo, la Canonica e il Battistero di Novara, in "Bollettino storico per la provincia di Novara", 1934, pp. 178-182; A. M. BRIZIO, La pittura in Piemonte dal romanico al 500, Torino 1942, pp. 12-16; J. DURAND, Les paves mosaiques en Italie et France, in "Annales archeologiques", fasc. XV, 1855, pp. 223-231; C. BARONI, L'arte in Novara e nel novarese, in "Novara e il suo territorio", Novara 1955, pp. 550-555; Novara, Archivio Storico Diocesano, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., p. 18. M. PEROTTI, L'antico mosaico pavimentale del Duomo di Novara, in "Novarien", 1978/79. pp. 217-274
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026652
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI a sinistra, accanto al leone - MARC - lettere capitali - a caratteri applicati - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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