boccale, frammento - bottega padana (secc. XVI/ XVII)

boccale, post 1500 - ante 1699

Il primo frammento costituisce parte dell'ansa e del bordo di una forma chiusa, anforetta o boccale, solo invetriata nella parte interna; impasto rosa carico con inclusi ferrosi; l'esterno è poco rifinito; l'ansa a sezione a nastro, è complanare al bordo. Il secondo frammento ha un attacco di pignatta con parte del bordo e della parete. L'ansa è a sezione circolare. L'impasto, rosso mattone, ha evidenti e grossi inclusi di chamotte e sassolini bianchi. L'interno è invetriato con vetrina marrone assai assorbita e caduta in più parti che continuava anche all'esterno, ove manca ora quasi totalmente. Il terzo frammento costituisce il fondo, probabilmente di un boccale, con piede a disco e fondo piano. L'interno presenta una superficie piuttosto incrostata e forse dotata di una vetrina estremamente cattiva ed assorbita; all'esterno, su un ingobbio color avorio, che arriva fino alla base, è stesa una vetrina di colore verde scuro che arriva a ca. 2 cm. dal piede; tracce appenna accennate di una decorazione a graffito. L'impasto, di color arancio pallido è assai compatto, con piccoli vacui. Grosso vacui si presentano invece sulla superficie esterna del piede

  • OGGETTO boccale
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ modellatura al tornio/ invetriatura/ graffito
  • AMBITO CULTURALE Bottega Padana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico G. A. Irico
  • LOCALIZZAZIONE Museo Civico Irico
  • INDIRIZZO piazza Garibaldi, 7, Trino (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I frammenti provengono dall'area del campo giochi dell'attuale oratorio parrocchiale di Trino, in zona occupata nel tardo Medioevo probabilmente dalla bottega di un vasaio ed ora compresa tra il corso Italia e via Irico. La ceramica è frutto di un recupero non stratigrafico, in occasione di un recente lavoro di sterro; il deposito sembra riferirsi alla zona di scarico di una fornace. In particolare, questi frammenti si riferiscono ad una produzione di invetriate comuni non ingubbiate. Questo tipo di grosso pentolame non invetriato da cucina doveva avere una larga diffusione in quanto poco costoso. La sua produzione continua senza grosse variazioni fino all'età contemporanea. Il frammento di "pignatta" è assai tipico di una ceramica da fuoco molto diffusa con leggere varianti regionali. Bibliografia di confronto: T. Mannoni, Gli scarti di fornace e la cava del XVI secolo in via S. Vincenzo a Genova, in "Atti della Società Ligure di Storia Patria", IX, (LXXXIII), Genova, 1969, pp. 249-272; T. Mannoni, La ceramica medievale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, pp. 65-67; T. Mannoni, La ceramica di uso comune in Liguira prima del sec. XIX, in "Atti del III Convegno Internazionale della ceramica", Albisola, 1970, pp. 295-335
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021388
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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