bacino, frammento - bottega Italia settentrionale (sec. XIV, sec. XV)
Frammento di cavetto di forma aperta, foggiato al tornio, con piede a disco concavo. L'impasto è di color giallo rossastro, tenero, con inclusione di paglia e chamotte. Le superfici interna ed esterna presentano un ingobbio biancastro. La decorazione, incisa a punta, comprende al centro del cavetto, entro un doppio cerchio, un uccello (forse un airone) graffito in modo schematico soprattutto per quanto riguarda corpo e zampe; è rivolto a sinistra e presenta un becco semiaperto, sottile, lungo e appuntito. Lo spazio attorno all'animale è occupato da brevi tratti incisi secondo una disposizione casuale. La parete è occupata da metope contenenti una sinusoide e comprese tra doppie linee diritte verticali. All'esterno si intravvedono sei metope limitate da doppie linee diritte verticali
- OGGETTO bacino
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ ingobbio/ graffito
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MISURE
Diametro: 5.8
Spessore: 0.6
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Romano
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Guidobono
- INDIRIZZO Via Ammiraglio Mirabello, 1, Tortona (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo pezzo appartiene a un gruppo di frammenti ceramici (una parte dei quali è solo ingobbiata e graffita, un'altra è di graffita monocroma, mentre la maggioranza è di graffita policroma) provenienti da Carbonara Scrivia (Alessandria). Il momento e l'occasione del reperimento, così come le circostanze dell'acquisizione del pezzo da parte del Museo, non sono conosciute. Si tratta probabilmente di uno scarto di fornace; esso doveva verosimilmente ricevere una decorazione dipinta in ramina e ferraccia e una vetrina trasparente. Per un ritrovamento analogo di scarti di fornace ingobbiati e graffiti, ma non invetriati, si possono vedere i quattro pezzi dai Musei Comunali di Forlì, studiati da Nepoti (NEPOTI S., La transizione Medioevo-Rinascimento nella ceramica dell'Emilia Romagna: problemi aperti e prime informazioni dallo scavo bolognese in S. Giorgio, Atti dell'VIII Convegno Internazionale della Ceramica 1975, Albisola s.d., p. 91, figg. 4-7). Mancano per questo pezzo confronti puntuali. Ai fini della datazione si possono tenere presenti i diversi esemplari in graffita policroma dell'area emiliano-romagnola, con analogo motivo, generalmente attribuiti al XIV - XV secolo (REGGI G.L., La ceramica graffita in Emilia Romagna dal secolo XIV al secolo XIX, catalogo della mostra, Modena 1971)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021280
- NUMERO D'INVENTARIO 690
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0