San Filippo Neri

dipinto 1600 - 1624

In basso, sulla destra. genuflesso in atteggiamento estatico, il volto al cielo, le braccia aperte, il Santo è rappresentato rivestito di paramenti sacri; accanto due angioletti, in atteggiamento un po'scherzoso giocano con il cappello cardinalizio. In alto, a sinistra, assisa su nubi, la Madonna in veste rossa e manto azzurro, regge in grembo il bambino e rivolge il volto al Santo. Alla sinistra della Madonna due angeli musicanti, più in alto, nell'angolo destro del dipinto, un volo di angeli; alla destra della Madonna, parziallmente raffigurati, due angeli recanti fiori: Semplice cornice linea

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Claret Giovanni (1599 Ca./ 1679)
  • LOCALIZZAZIONE Bra (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già segnalato dall'omonimo autore di una cronaca settecentesca come "opera del virtuoso pittor Claretti fiammingo" (E. Mosca, Cronache braidesi del'700, in Dottor Vorgalle, "Theatro Historico", Torino 1973, p. 44); il dipinto raffigurante San Filippo Neri è tradizionalmente attribuito a Giovanni Claret. Secondo il Mathis (A. Mathis, Il Santuario della Madonna dei Fiori e il nobile casato Valfré, in "Per la solenne incoronazione del simulacro della B. V. dei Fiori- patrona di Bra- compiuta il 9 settembre 1906 da S. Ecc. Monsignor Teodoro Valfré di Bonzo, Bra 1906, p. 21) il dipinto fu commissionato da Andrea Valfré (1597- 1675), letterato e avvocato braidese, presidente dal 1626 della Commissione autonoma per la costruzione del Santuario. Lo stesso valfré aveva fatto assegnare in dono al Santuario una reliquia del Santo, secondo G. Dell'Orto (G. Dell'Orto, La Madonna dei Fiori di Bra, Chieri 1978, p. 8, p. 329 in data 1636. Il dipinto pare appartenere a un momento successivo a quello della Madonna dei Fiori (1638) ed accostarsi alla tela raffigurante la "Madonna col bambino e San Giovenale" (databile 1643) della Cattedrale di Fossano, cui accomuna l'uguale schema compositivo, gli angioletti in alto in volo a destra, quelli vicino al Santo, in entrambe le opere in atteggaimneto scherzoso, ed in modo particolare la figura della Madonna, già preludente alla successiva "Madonna di Cussanio" (firmata e datata 1656, Santuario di Cussanio, Fossano). La raffiguarazione parziale di due angeli, alla destra della Madfonna, può far avanzare l'ipotesi di un intervanto riduttivo. Si vedano inoltre: M. Paroletti, Descrizione dei Santuari del Piemonte più distinti per la l'antichità della loro venerazione e per la sontuosità dei loro edifici, Torino 1822-1825, p. 32; G. Colombero, Cenni storico- critici del Santuario Della Madonna dei Fiori presso Bra, Bra 1925, p. 61; E. Mosca, Cronache braidesi del'700, in Dottor Vorgalle, "Theatro Historico", tomi I, II, Torino 1973, p. 44; A. Olmo, Un pittore fiammingo per nome Giovanni Claret, Savigliano 1976; A. Olmo, Arte in Savigliano, Savigliano 1978, p. 197, p. 210; G. Dell'Orto, La Madonna dei Fiori di Bra, Chieri 1978, p. 8, p. 32
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100019940
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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