ritratto di Giuseppe Domenico Randone

dipinto, post 1797 - ante 1799

Il personaggio è rappresentato stante, di tre quarti, con lo sguardo rivolto verso l'osservatore. Porta la parrucca con doppia fila di boccoli al di sopra delle orecchie e codino dietro la nuca trattenuto da un nastro di colore scuro. La fronte, solcata da rughe, è scoperta; il volto fortemente caratterizzato. Una mano non si vede e l'altra è infilata dentro il gilet sbottonato. Indossa una marsina aperta con larghe asole di colore amaranto, al di sotto della quale si intravede il gilet in raso bianco ricamato con piccoli fiori multicolori. La parte superiore dello stesso è aperta per mostra la camicia bianca e lo jabot in tulle. Sfondo neutro di colore scuro, sfumato. La tela è posta entro una cornice di luce e profilo rettangolari. Tipologia a gola. Battuta liscia; fascia interna ed esterna dorate, fascia centrale di colore scuro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa di riposo Giovanni XXIII
  • INDIRIZZO Via Giuseppe Cottolengo, 1, Chieri (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu, con buona probabilità, commissionato dall'Ospizio di Carità, dopo la morte del Randone, suo benefattore. Ancor oggi nell'istituto si conservano molte carte riguardanti la famiglia Randone. Da alcune di esse è possibile ricostruire l'albero genealogico della famiglia ed apprendere che Giuseppe Domenico era figlio di Annibale del fu Giuseppe, parimenti di Chieri (morto il 25 novembre 1761) e di Lodovica Calza di Saluzzo (cfr. Patto di Famiglia tra Bartolomeo Giovanni Fr. Annibale e Gian Giacomo Randone e la lor Madre, 29 dicembre 1718, in Archivio della Casa di Riposo Giovanni XXIII, n. 600-42; Testamento del Sig. Annibale Randone fu Giuseppe di Chieri, 2 ottobre 1761, ibidem, n. 954-33. Il benefattore dell'Ospizio nacque a Chieri nel 1725, come si apprende dall'iscrizione nella parte inferiore del dipinto. Alla morte del padre divenne erede universale, mentre all'unica sorella, Paola Maria, moglie del chirurgo Sacco di Chieri, spettarono L. 2.000, secondo le leggi Romane allora vigenti (cfr. doc. n. 954-33). Ereditati tanti beni, si diede alla professione di conciatore e venditore di pelli. Si ammogliò con Giovanna Maria Ropi del fu medico Giovanni di Carmagnola (come si apprende dal testamento del medesimo, doc. n. 954-33). Risulta, inoltre, che rivestiì molte cariche, tra cui quella di "Procuratore generale del Conte Vincenzo Ripa di Cantoyra", del quale amministrò il patrimonio (cfr.Procura dell'Ill. Sig. Marchese Carlo Vincenzo Ripa dei Sig. Marchesi di Ceva e Conte di Cantoyra, in capo del Sig. Domenico Randone, 27 giugno 1761, in Archivio della Casa di Riposo Giovanni XXIII,n. 703-134). Istitutì gli Esercizi Spirituali privati, come si apprende anche dall'iscrizione sul dipinto (cfr. Esercizi Spirituali Randone, in Archivio della Casa di Riposo Giovanni XXIII, n.452-454). In data 6 gennaio 1783 fu eletto direttore, insieme al Sig. Benedicti, del R. Ospizio di Carità di Chieri (cfr. Ordinati del Consiglio del R. Ospizio di Chieri 1761-1814, in Archivio della Casa di Riposo Giovanni XXIII, n° 401-6). In data 22 febbraio 1791, venne nominato tesoriere del detto Ospizio, carica rinnovata annualmente sino al 19 agosto 1793, data in cui cessò volontariamente il servizio e venne sostituito dal Sig. prete Giuseppe Lucio Baschetti (cfr. doc. 401-6). Alla sua morte, avvenuta il 4 luglio 1797, come attestato dall'iscrizione sul dipinto, l'eredità passò all'Ospizio di Carità di Chieri, istituito dal Randone suo erede universale (cfr. Inventario Eredità G. D. Randone, in Archivio della Casa di Riposo Giovanni XXIII, n. 195-38). Nel dipinto il Randone è rappresentato secondo le consuetudini del ritratto ufficiale degli ultimi decenni del Settecento. Può essere accostato a certi ritratti di nobili piemontesei eseguiti nello stesso periodo dal primo pittore di corte Laurent Pécheux (cfr. L. C. Bollea, Lorenzo Pécheux maestro di Pittura nella R. Accademia di Belle Arti di Torino, Torino, 1936-1942, tav. XXV n. 77). In questo caso, tuttavia, la resa dei particolari, soprattutto del volto, dai lineamenti piuttosto duri, lo fanno ritenere eseguito da un pittore di minore talento, forse un allievo dell'Accademia di Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100017814
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI fronte/ in basso/ al centro - IL . SIG . GIUSEPPE . DOMENICO . RANDONE . DI . CHIERI . ISTITUTORE . DEGLI ./ SPIRITUALI . ESERCIZI . PRIVATI . MORTO . LI . LUGLIO . 1797 . IN . ETA' . DI . ANNI . 72 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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