decorazione plastico-pittorica, complesso decorativo di Riva Galeazzo, Gianoli Pier Francesco (seconda metà sec. XVII)

decorazione plastico-pittorica, 1650 - 1699

Da un fregio operato a più profilature in nero e oro che delinea le pareti partono, ai quattro angoli, ornamenti in stucco raffiguranti due figure femminili sovrapposte: quella inferiore, alata, ha le gambe trasformate in slanciate volute, mentre quella superiore, dalle zampe animalesche, sorregge una conchiglia ed è affiacata da animali fantastici. I quattro motivi angolari sorreggono una ricca cornice centrale ellittica in foggia di corona con nastri e foglie di alloro. Le figure femminili e alcuni nastri sono dorati. Gli affreschi del tondo centrale e delle vele della volta mostrano scene tratte dalla mitologia

  • OGGETTO decorazione plastico-pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    stucco/ modellatura/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Riva Galeazzo (notizie 1657): stuccatore
    Gianoli Pier Francesco (1624/ 1692 Ca): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ferrero Fieschi
  • INDIRIZZO Via Roma, 190, Masserano (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli stucchi sono citati nelle guide del biellese e nel saggio della Debernardi. Successivamente V. Barale attribuisce l'opera a Galeazzo Riva, "attivo a Masserano per oltre sei mesi nel 1657" (BARALE V., Il principato di Masserano e il marchesato di Crevacuore, Biella 1966, p. 343). La decorazione pittorica è attribuita a Gianoli dall'inventario del 1776 (Descrizione dei quadri del Castello di Masserano, Ms. Storia Patria 295, Biblioteca Reale di Torino). Successivamente, in diverse guide del biellese, gli affreschi vengono dati come opere del Morazzone (FONTANELLA G., Biella e il Biellese, Biella 1969, p. 249). Questa ipotesi tuttavia appare difficilmente sostenibile soprattutto, come fa notare Sormano/ Patriarca, perchè il Morazzone muore nel 1626 ed appare difficile che i lavori di ristrutturazione del castello, iniziati nel 1624, all'epoca fossero già finiti (SORMANO - PATRIARCA, Masserano, Biella 1930, p. 19). Della stesso parere è Mallè (MALLE' L., Le arti figurative in Piemonte, Torino 1962, p. 265). Nel suo saggio Debernardi non indica alcun nome come autore dei dipinti, pur riconoscendone l'alto valore (DEBERNARDI FERRERO D., Il castello dei Principi Ferrero Fieschi di Masserano, in Bollettino S.P.A.B.A., anno XII/ XIII, 1958 - 1959, p. 13). Debiaggi ritorna a Gianoli, in base al confronto stilistico con l'angelo in volo al centro della volta della ventinovesima cappella del Sacro Monte di Varallo, notando come questa tipologia trovi il prototipo nel Cristo in volo della Certosa di Garegnano, dipinto nel 1629 da Daniele Crespi (DEBIAGGI C., I dipinti di P.F. Gianoli nel palazzo Ferrero Fieschi di Masserano, in Biella, gennaio 1963, pp. 5 e 9)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100017322A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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