paramento liturgico, insieme - manifattura francese (metà sec. XVIII)

paramento liturgico,

Il parato si compone di una pianeta; una stola; un piviale; un velo da calice. Fondo gros de Tours; controfondo per slegatura della trama di fondo; disegno a più trame broccate (dieci in seta e quattro in oro filato, riccio, lamellare e lamina d'argento). Colore: fondo e controfondo avorio; disegno oro, argentoe ricca policromia sfumata (con prevalenza di verde, viola, lilla, azzurro, celeste e blu). Disegno: sulla minuta lavorazione del controfondo il disegno si sviluppa con una impostazione a maglie irregolari definite da nastri ondulanti. Esse sono caratterizzate dalla presenza, nei punti di tangenza, di tre fiori accostati ai lati da una doppia coppia di foglie striate come ali di farfalle e, all'interno, da gruppi di due fiori con stelo e foglie. Gallone in oro filato, riccio e lamellare intrecciato a rete: cm. 4.5 (pianeta e stola). Gallone in oro filato, riccio e lamellare, a reticolo e piccoli ventagli: cm. 1.3 (velo da calice). Gallone in oro filato e lamellare a nodi: cm. 1.3 (pianeta). Gallone in oro filato e lamellare a rete recante un doppio nastro intrecciato a otto (non sono state rilevate misure) (piviale). Frangia dorata riborda il cappuccio del piviale: cm. 5.5. [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA cotone/ lavorazione ai ferri
    filo d'argento/ lamellatura
    filo dorato/ lavorazione a fuselli
    filo/ lamellatura
    seta/ broccata in argento
    seta/ broccata in oro
    seta/ gros de Tours
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Arona (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Benché l'impostazione a maglie sia costruita su rombi irregolari e definita da nastri ondulanti, il disegno conserva una rigida disposizione geometrica, accentuata dalla regolare disposizione, per teorie alterne, della doppia coppia di foglie e dei gruppi di piccoli fiori collocati a riempire i campi del reticolo. Il rilievo che la struttura del disegno viene ad assumere rispetto agli elementi vegetali, ridotti ad una funzione puramente decorativa benché ancora improntati a un certo naturalismo, avvicinano il nostro ai disegni "a meandri" dei quali esso può costituire una insolita e raffinata soluzione. Per alcuni confronti: D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano, 1974, p. 30, fig. 170. Il piviale è stato esposto alla mostra che si tenne in Torino nel 1981, cfr. M. Cuoghi Costantini, scheda n. 15, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana, novembre-dicembre 1981), Torino, 1981, pp. 173-175
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100014522-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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