dipinto, ciclo - ambito lombardo (secc. XI/ XII)

dipinto, 1000 - 1199

Il ciclo si sviluppa nell'absidiola meridionale della chiesa; raffigura in alto il Cristo in mandorla ed in basso una teoria di diaconi, ma appare difficile da decifrare a causa del cattivo stato di conservazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Gabrielli (N. Gabrielli, Studio sulla nostra celebre basilica, dattiloscritto, a cura del Centro di Studi Archeologici e Artistici del Piemonte, 1944, pp. 10-12) riscontra analogie tra il costume dei diaconi e quello del Sacramentario di metz di Carlo il Calvo; pertanto giudica i diaconi di diretta derizazione classica per la grandiosità dell'impostazione simile alle figure in S. Maria Antiqua a Roma. Bologna (F. Bologna, La pittura italiana delle origini, Roma 1962, p. 36) riconosce in questo dipinto mescolanze di arte lombarda ottoniana e di bizantinismo macedone, ritenendolo un punto essenziale di congiuntura della pittura europea della metà del XI secolo. Capra (R. Capra, La basilica di San Michele in Oleggio, tip. Riva e C., Novara 1968, p. 10) li data all'inizio del XII secolo. L'opera è comunemente considerata uno dei capolavori della pittura aulica medievale. I dipinti erano inclusi nella sacrestia, poi adibita a camera dei custodi (L. Cassani, La basilica di S. Michele, in "Oleggio memorie" tip. Provera, Novara 1924, p. 267); vennero liberati da uno strato di bianco nel 1924 dal prof. Pianca, coadiuvato dalla signora R. Paletrini; per i ritocchi vennero utilizzati pigmenti in polvere e latte; la zona inferiore fu in parte intonacata e ridipinta. Bibliografia: A. M. Brizio, La pittura in Piemonte dall'età romanica al Cinquecento, Torino 1942, p. 18, 21, 149; R. Salvini, La pittura dal sec. XI al sec. XIII, in "Storia di Milano", vol. III, Milano 1954, pp. 63, 66; C. Segre Montel, La pittura romanica dell'Italia settentrionale, "I maestri del colore" n. 204, Milnao 1967, pp. 4, 7, tav. V; F. Fiori, San Michele di Oleggio, tip. San Gaudenzio, novara 1977, pp. 64, 73-74; P. Toesca, La pittura e la miniatura in Lombardia, Milano 1912 - nuova edizione Torino 1966, p. 54.[Altre fotografie: Arch. Fot. Musei di Torino, scat. 269, lastra n. 6943].La documentazione relativa agli interventi di restauro dei vari cicli pittorici presenti all'interno della chiesa (tutti condotti da Pinin Brambilla Barcilon negli anni 1988, 1998-2000, 2003-2004) è conservata presso l'Archivio Restauri della Soprintendenza per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte, schede A.R. 7622, A.R. 12849, A.R. 17571
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100012799-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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