Sant'Agostino

dipinto,

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, di tre quarti e occupa buona parte della scena. Volge lo sguardo verso il basso, intento a leggere il volume che tiene tra le mani. Il capo è aureolato. Porta la mitria di colore chiaro ornata da diadema. Indossa, sopra il camice bordato di pizzo, un piviale di damasco rosso con fascia gialla. Sfondo neutro di colore scuro. La tela è collocata entro una cornice in legno intagliato e dorato di profilo e luce mistilinei, analoghi al perimetro della tela. Battuta liscia. Tipologia a cassetta; battuta liscia. Fasce sottili interna, liscia; fascia esterna con ornato a baccellature

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Taricco Sebastiano (1641/ 1710)
  • LOCALIZZAZIONE FOSSANO (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scheda cartacea, lo schedatore, opportunamente, rilevava che la serie è omogenea per autografia, ma, erroneamente, la riferiva al pittore fossanese Giuseppe Barotti e la datava al 1615 sulla base della bibliografia ottocentesca (cfr. G. B. Giaccardi, Ricerche storiche intorn alle Confraternite ed all'Ospedal Maggiore di Fossano, Fossano, 1877, p. 93) e dei primi decenni del Novecento (cfr. Fossano nel settecentesimo anno dalla costituzione del Comune, Fossano, 1936, p. 87). In occasione di una recente mostra (2004) l'insieme è stato resturato ed esposto e sono emerse informazioni documentarie che hanno permesso di ricostruire la vicenda delle tele in esame. Esse facevano parte della grande macchina d'altare commissionata dalla confraternita per la prima sede di culto, ricostruita tra il 1670 e il 1671 su progetto di Giovenale Boetto, nel 1681, forse in occasione dell'arrivo di nuove reliquie da Roma. Dal 1682 sono documentati i pagamenti al pittore Sebastiano Taricco, da parte di Carlo Francesco Pellazza, "per la pittura dell'Incona del quadro di mezzo et altri cinque posti sopra e attorno". Nel dicembre di quello stesso anno giunsero la pala centrale e quella con raffigurata l'Adorazione dei Magi; entro il 1683 risultano concluse anche le quattro tele di formato minore. La pala centrale è andata dispersa a seguito dello smontaggio della macchina d'altare dopo la ricostruzione settecentesca della chiesa e la realizzazione di una nuova tela da porsi dietro il nuovo altare maggiore. L'opera si colloca in una fase in cui l'artista appare particolarmente influenzato dal contatto con la produzione di fratel Andrea Pozzo. Nel 1682 lo stesso pittore eseguì, per la chiesa di S. Filippo di Fossano, la pala dell'altare maggiore con la Visitazione, cfr. G. Spione, scheda 14 G. Romano, G. Spione (a cura di), Una gloriosa sfida. Opere d'Arte a Fossano, Saluzzo, Savigliano 1550-1750, catalogo della mostra (Fossano, Palazzo Tesauro e Museo Diocesano-Saluzzo, Museo Civico Casa Cavassa-Savigliano, Ala Polifunzionale, 24 aprile-13 giugno 2004), Tipolito Europa, pp. 212-217. Le cornici, ad eccezione di quella dell'Adorazione dei Magi, non sono coeve ai dipinti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100005832-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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