Beato Amedeo di Savoia in preghiera

dipinto, post 1682 - ante 1683

Il personaggio è rappresentato stante, frontalmente, e occupa buona parte della scena. Volge lo sguardo al cielo. Porta i capelli corti e castani. Indossa una veste nei toni d'azzurro composta da un corpetto dal quale fuoriesce la camicia; ampi calzoni a sbuffo, corti, calzamaglia e scarpe con coccarda sulla fronte. Al di sopra un mantello finemente ricamato e sovrapposto l'ermellino. Al collo porta il collare dell'ordine della SS. Annunziata. In una mano tiene lo scettro, nell'altra una tabella rettangolare con iscrizione su 9 righe che poggia per terra. Dietro di lui, a destra, un tavolo ricoperto da un drappo rosso, sul quale si intravede una corona. Sfondo neutro di tonalità nocciola, in alto si intravedono alcume nubi. La tela è posta entro una cornice in legno intagliato e dorato di luce e profilo centinati. Battuta liscia. Tipologia a cassetta; battuta liscia. Fasce sottili interna, liscia; fascia esterna con ornato a baccellature

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 175
    Larghezza: 76
  • ATTRIBUZIONI Taricco Sebastiano (1641/ 1710)
  • LOCALIZZAZIONE FOSSANO (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scheda cartacea, lo schedatore, opportunamente, rilevava che la serie è omogenea per autografia, ma, erroneamente, la riferiva al pittore fossanese Giuseppe Barotti e la datava al 1615 sulla base della bibliografia ottocentesca (cfr. G. B. Giaccardi, Ricerche storiche intorn alle Confraternite ed all'Ospedal Maggiore di Fossano, Fossano, 1877, p. 93) e dei primi decenni del Novecento (cfr. Fossano nel settecentesimo anno dalla costituzione del Comune, Fossano, 1936, p. 87). In occasione di una recente mostra (2004) l'insieme è stato resturato ed esposto e sono emerse informazioni documentarie che hanno permesso di ricostruire la vicenda delle tele in esame. Esse facevano parte della grande macchina d'altare commissionata dalla confraternita per la prima sede di culto, ricostruita tra il 1670 e il 1671 su progetto di Giovenale Boetto, nel 1681, forse in occasione dell'arrivo di nuove reliquie da Roma. Dal 1682 sono documentati i pagamenti al pittore Sebastiano Taricco, da parte di Carlo Francesco Pellazza, "per la pittura dell'Incona del quadro di mezzo et altri cinque posti sopra e attorno". Nel dicembre di quello stesso anno giunsero la pala centrale e quella con raffigurata l'Adorazione dei Magi; entro il 1683 risultano concluse anche le quattro tele di formato minore. La pala centrale è andata dispersa a seguito dello smontaggio della macchina d'altare dopo la ricostruzione settecentesca della chiesa e la realizzazione di una nuova tela da porsi dietro il nuovo altare maggiore. L'opera si colloca in una fase in cui l'artista appare particolarmente influenzato dal contatto con la produzione di fratel Andrea Pozzo. Nel 1682 lo stesso pittore eseguì, per la chiesa di S. Filippo di Fossano, la pala dell'altare maggiore con la Visitazione, cfr. G. Spione, scheda 14 G. Romano, G. Spione (a cura di), Una gloriosa sfida. Opere d'Arte a Fossano, Saluzzo, Savigliano 1550-1750, catalogo della mostra (Fossano, Palazzo Tesauro e Museo Diocesano-Saluzzo, Museo Civico Casa Cavassa-Savigliano, Ala Polifunzionale, 24 aprile-13 giugno 2004), Tipolito Europa, pp. 212-217. Le cornici, ad eccezione di quella dell'Adorazione dei Magi, non sono coeve ai dipinti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100005832-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI fronte/ in basso a sinistra/ su pannello - FACITE/ IVDICIVM ET/ IVSTITIAM:/ DILIGITE/ PAVPERES,/ ET DOMINVS/ DABIT PACEM/ IN FINIBVS/ VESTRIS - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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