Tammureddu (Tamburello a cornice, bene semplice)
post 1951 - ante 1975
Lo strumento è costituito da una cornice (circu) di legno piegata a cerchio con sovrapposizione dei bordi. Sulla cornice è tesa una membrana di carta-pecora, fissata con colla direttamente ad essa. Lungo la circonferenza della cornice si aprono tre fessure dove sono inserite, tramite fil di ferro, tre coppie di piattini di latta
- OGGETTO tamburello a cornice giocattolo
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MISURE
Diametro: 14 cm
Altezza: 4.20 cm
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CLASSIFICAZIONE
STRUMENTI E ACCESSORI/ LUDICI
- AMBITO CULTURALE Produzione Artigianale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa-Museo Antonino Uccello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Bonelli Ferla
- INDIRIZZO Via Machiavelli, 19, Palazzolo Acreide (SR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In Sicilia il tamburo a cornice o tamburello conosce una diffusione molto ampia e duratura. Le prime fonti figurative che mostrano tamburi monopelli, impugnati con una mano e percossi con l’altra, sono pitture vascolari magno-greche, non solo d’importazione ma soprattutto di fattura locale. Un esemplare particolarmente significativo si può osservare nella produzione di un pittore del gruppo di Manfria, il quale offre testimonianza di un tamburello straordinariamente simile a quelli tuttora utilizzati. Dal XVI secolo la diffusione dei tamburi a cornice è documentata, con variabile intensità, in tutta la Sicilia. Si producevano tamburelli di varie dimensioni (piccoli, medi e grandi), dotati di piattini. Spesso i telai dei tamburelli sono associati a quelli degli stacci. Questa associazione è fondata sull’identica tecnica costruttiva, dato che per la curvatura delle fasce di legno (in prevalenza faggio) si impiegava il medesimo procedimento. In tutta la Sicilia, i tamburinai erano soliti costruire anche setacci (in siciliano crivi) costituiti da una cornice di legno analoga a quella dei tamburelli su cui, al posto della membrana di pelle, era montata una retina. Da fonti letterarie sappiamo che dai tempi dell’antichità fino al Novecento inoltrato, in Sicilia la pratica musicale del tamburello era tradizionalmente affidata alle donne
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO musealeL'oggetto era usato dai bambini per suonare
- CRONOLOGIA D'USO 2023
- LUOGO DI RILEVAMENTO Canicattini Bagni (SR) - Sicilia , ITALIA
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
CARRACCHIA LAURA
carracchia laura
Carracchia, Laura
Carracchia, laura
Laura Carracchia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900383372
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Centro Regionale per l'Inventario e la Catalogazione
- ENTE SCHEDATORE Galleria regionale di Palazzo Bellomo
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2024
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0