Festa di Sant'Antonio Abate (bene complesso/ parte componente)

La #farchia# viene portata nel piazzale della Chiesa di Sant’Antonio il pomeriggio del 16 gennaio; mentre in passato le #farchie# venivano sempre trasportate a spalla, oggi alcune contrade ricorrono all’uso di un trattore con rimorchio. Prima della partenza si esegue un breve discorso per ricordare coloro che sono venuti a mancare durante l’anno. Quando la #farchia# viene trasportata a mano si organizzano i gruppi dei portatori; ogni gruppo è composto da circa 16-18 #farchiaioli#, che si dispongono su entrambi i lati alla distanza di circa un metro l’uno dall’altro, e caricano la #farchia# a spalla per mezzo delle #filagne# (le due travi necessarie al trasporto). Si cammina in maniera cadenzata, battendo i piedi a tempo di marcia, e generalmente l’andatura è abbastanza veloce, tanto che nelle curve è necessario che alcuni anziani #farchiaioli#, non più in grado di provvedere al trasporto, intervengano per frenare il gruppo con la #farchia# che avanza. Durante il tragitto i portatori più alti si dispongono all’inizio della #farchia#, per affrontare la discesa, mentre per l’ultimo tratto, in salita, è necessario invertire le parti; si stima che ciascuno porti su di sé un peso di circa 50 kg. È necessario che tutti gli uomini del gruppo sorreggano il peso della #farchia#, anche se non mancano polemiche nei confronti di alcuni portatori che, a detta degli altri, non compiono tutto lo sforzo necessario; questi portatori vengono detti, in maniera denigratoria, #appesi#. Generalmente un suonatore di organetto o di fisarmonica viene portato a cavalcioni sulla #farchia#. La #farchia# viene trasportata in modo che il #piticone# (la base) stia nella parte anteriore, addobbato da un’icona del santo e da fiori; tutta la #farchia# è sovrastata da una o più bandiere tricolori, grandi e piccole. Alla partenza e all’arrivo si grida in onore del santo (#Oh, sant’Antone!#); una batteria di fuochi pirotecnici dà l’avvio alla marcia. I #capofarchia# danno gli ordini per caricare la #farchia#: #a braccio!#, #a spalla!#, e in questo modo si procede sia per caricare la #farchia# sia per metterla a terra una volta raggiunto il piazzale

  • OGGETTO Festa di Sant'Antonio Abate
  • CLASSIFICAZIONE FESTA-CERIMONIA
    SAPERI
    TECNICHE
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1890 Gennaro Finamore descrive la festa come una semplice processione di contadini che portano con sé delle fiaccole (“fàrchie, formate da fasci di canne”), poi gettate davanti la chiesa a formare un falò; da un documentario dell’Istituto Luce realizzato nel gennaio 1929 è invece possibile verificare come l’allestimento attuale delle farchie e il rituale festivo odierno siano condotti sul modello cerimoniale degli anni Venti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici immateriali
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Fara Filiorum Petri (CH) - Abruzzo , ITALIA
  • ALTRA OCCASIONE S.Antonio abate (17 gennaio)
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Monasterio, Roberto
    Monasterio Roberto
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300302268-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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