Costume femminile di Letino (da maritata, bene complesso/ parte componente)
1910 - 1910
Fascia di lana di colore rosso con frangia nella parte terminale
- OGGETTO costume femminile di letino da maritata
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CLASSIFICAZIONE
ABBIGLIAMENTO E ORNAMENTI DEL CORPO/ ACCESSORI
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Civiltà - Museo delle Arti e Tradizioni Popolari
- LOCALIZZAZIONE Palazzo delle Tradizioni Popolari
- INDIRIZZO Piazza G. Marconi, 8, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I paesi di Gallo e Letino - ora in provincia di Caserta in seguito alla ricostruzione di questa provincia nel 1945 e alla conseguente cessione di sette comuni da parte della provincia di Campobasso: Capriati a Volturno, Ciorlano, Fontegreca, Gallo, Letino, Prata Sannita, Pratella - risentono anche nei loro costumi del lungo isolamento geografico. Essi conservano comunque una certa originalità dovuta all'influenza di gruppi di origine bulgara stanziatisi nel VII secolo nel cuore del Matese, nel territorio compreso tra Sepino e Isernia, per concessione del longobardo Grimoaldo e di suo figlio Romualdo, duca di Benevento. Le incursioni saracene del XI secolo non determinarono la scomparsa di questi gruppi, che rimasero nel territorio ed espressero le loro tradizioni negli abiti dai colori vivaci, disegni geometrici, figure stilizzate. Nel Molise il costume che si avvicina maggiormente al costume bulgaro è quello di Letino. Qui le donne hanno il doppio grembiule, camicie con ricami della stessa foggia, identici anche i nastri che ornano le gonne come il corpetto. Il copricapo femminile è di tela bianca con merletti, corpetto e gonna sono di pesante lana turchina. Le maniche sono ricamate in oro ed allacciate al corpetto. Un panno rettangolare fascia il corpetto. Un panno rettangolare fascia la gonna. Le donne portano tre collane d'oro. I due grembiuli sono ricamati di rosso; il posteriore è ripiegato e ricamato di rosso e di blu. Il costume di Letino è contraddistinto dalla vivacità di colori e ricchezza di modello; sia nella lavorazione della #mappa# e delle fasce, sia nella preferenza per i colori rosso e giallo dorato risente dell'origine bulgara (BIBR: TROMBETTA 1989, pp. 54-55 e pp. 302-303). Nel fascicolo 81 dell'Archivio Storico MUCIV-MATP dedicato a Guglielmo Berner è documentata la fitta corrispondenza da questi intrattenuta con Lamberto Loria e collaboratori tra il 1909 e il 1913. Il 22 luglio 1910 Berner scrive a Loria: "I costumi che ho pronto sono: 1) Costume da donna di Roccamandolfi (regalo); 2) Costume di donna di Valle Agricola (lire 85); 3) Costume di donna di Gallo (lire 150); 4) Costume di donna di Cusano Mutri (lire 227); 5) Costume di donna di Letino (lire 158,25); 6) Costume di uomo di Letino (lire 68)" (Archivio Storico MUCIV-MATP, fasc. 81, f. 33)
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO protezione/ estetico-ornamentale/ definizione di status
- CRONOLOGIA D'USO XIX seconda metà
- LUOGO DI RILEVAMENTO Letino (CE) - Campania , ITALIA
- DATA DI RILEVAMENTO 1910 - 1910
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201038088-4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
- DATA DI COMPILAZIONE 2011
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0