Omaggio a un musicista

dipinto,

Carta dipinta con soggetti a tempera e acquarello e iscrizioni a penna, posta entro cornice lignea coeva

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura ad acquarello
    carta/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Catanese
  • ATTRIBUZIONI Panebianco, Giuseppe (notizie 1910): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione storico-artistica dell'Ente morale Biblioteche Riunite Civica e A. Ursino Recupero
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteche Riunite Civica e A. Ursino Recupero
  • INDIRIZZO Via Biblioteca, 13, Catania (CT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fa parte della "Collezione storico-artistica dell'Ente morale Biblioteche Riunite Civica e A. Ursino" di Catania, istituzione allocata in un'ala del complesso monumentale dell'ex monastero dei Benedettini di S. Nicolò l'Arena. La collezione raccoglie opere di diversa provenienza: le opere dell'ex monastero benedettino acquisite dal Comune di Catania a seguito della soppressione degli ordini religiosi, la collezione facente parte della Biblioteca Museo "Mario Rapisardi", acquisita dal 1912 dal Comune di Catania per donazione del Comitato Esecutivo della II Esposizione Agricola Siciliana, a sua a volta acquirente nel 1911 e i dipinti del lascito del barone Antonio Ursino Recupero (1925). Alcune opere tra disegni e dipinti sono frutto di donazioni successive. Su proposta della Soprintendenza di Catania, che ha condotto la verifica d'interesse culturale ex art. 12 D.Lgs. 42/2004, l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana ha riconosciuto il rilevante interesse della “Collezione storico artistica dell'Ente morale Biblioteche Riunite Civica e A. Ursino Recupero”, emanando il vincolo con D.D.S. n. 121 del 24 gennaio 2014. Tra le donazioni più importanti, per la particolarità del patrimonio così acquisito dall'Ente, si annovera il Fondo Santonocito, comprendente materiale documentale, bibliografico e due oggetti di interesse storico-artistico. Il materiale documentario è stato minuziosamente ordinato nella tesi di laurea sul musicista catanese Santo Santonocito (1887-1976). Violinista di precoce talento e, dopo gli studi a Palermo e Napoli, compositore, tenore, maestro di canto e direttore d'orchestra, fu attivo per tanti anni nei maggiori teatri lirici d'Europa. Insegnante nella neoostituita Scuola Musicale del Teatro Massimo Bellini di Catania (1947), dal 1950 al 1963 Santonocito fu primo direttore dell'Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania, dove insegnò dal 1950 al 1963. Tra le sue composizioni, La Lupa, su libretto tratto dall'omonima opera di Giovanni Verga rappresentata a Catania la prima volta il 9 dicembre del 1948, l'Agatae Passio, sulla santa patrona di Catania e La Coccarda, opera prima giovanile in due atti su libretto di Rocco Galdieri, la cui prima rappresentazione al teatro Malibran di Venezia il 22 luglio del 1907 riscosse numerose e positive critiche. La storia, ambientata nei dintorni di Napoli nel mondo contadino, intreccia la storia sentimentale dei protagonisti Franco e Maria con il tema risorgimentale-patriottico dei moti del 1848: la Coccarda del titolo è infatti la bandiera tricolore che non sventola ancora sull'agognata Italia unita. Con la direzione di Santonocito, il melodramma fu eseguito anche al Teatro Massimo Bellini di Catania. Proprio in onore di questa prima rappresentazione nella città natale, il 24 agosto 1910, il cugino Giuseppe Panebianco realizza questa "pergamena" e la offre al musicista, ritratto in uno dei tre medaglioni dipinti a tempera sul lato sinistro. Gli altri due medaglioni si riferiscono a scene dell'opera. L'iscrizione dedicatoria composta da diversi ed eleganti caratteri, è racchiusa in una delicata cornice fitomorfa di gusto liberty; in alto al centro, entro uno scudo, sono raffigurati la dea Minerva e l'elefante, simboli legati alla città di Catania, mentre in basso è dipinto il sole nascente, simbolo tradizionalmente riferito alla Massoneria. Dell'autore, Giuseppe Panebianco, non si conoscono in atto altre opere o periodi di attività. La gradevole esecuzione fa ipotizzare che Panebianco avesse una certa dimestichezza con questa tipologia di omaggi illustrati, largamente diffusi tra il tardo Ottocento e gli inizi del secolo successivo per celebrare intellettuali, artisti e personaggi pubblici in particolari occasioni e ricorrenze ufficiali. La donazione Santonocito risulta registrata in data 14 dicembre 1989
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1900383737
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI Al centro, a bandiera - All'illustre Maestro / Santo Santonocito / in omaggio / nella 1.a rappresentazione dell'opera / La Coccarda / nella città natia - Panebianco, Giuseppe - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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