Sacra Rappresentazione della Turba di Cantiano

XXI

La #Turba#, inserita nel ciclo liturgico del Venerdì Santo, si svolge al termine di quella giornata con inizio alle 20.00. A quell’ora la sagoma del #Diogene# con la lanterna comincia a percorrere le vie del paese introducendo le Laudi, interpretate dalla corale sui sagrati delle chiese Collegiata, Sant’Agostino e San Nicolò. Seguirà a breve il suono cupo del tamburo dei soldati romani che, nel frattempo, a piedi e a cavallo, sfilano per le vie della cittadina tra l’acre odore delle luminarie di cera. È questo l’inizio dell’azione scenica, alle 20.45. Si accendono le luci in piazza Luceoli e gli uomini del Tempio tramano per la morte di Gesù. Poi ci si sposta al Parco della Rimembranza dove Gesù vorrà celebrare l’#Ultima Cena#. La #Preghiera#, la #Cattura# e si ritorna nuovamente in piazza ove si svolge il #Processo#, la #Flagellazione# e la sfilata di tutti i personaggi che danno inizio all’ascesa al #Calvario#. Verso le 2.00 sono innalzate e illuminate le tre croci vuote. L’annuncio della morte seguito dal #Te Deum# che rompe il silenzio. La #Turba# termina. Tutti i personaggi sono accolti in chiesa per condividere, con i presenti, l’epilogo di un'esperienza ricca di suggestioni e profonde emozioni. Segue un breve momento di convivialità per rinfrancarsi insieme dalle fatiche patite da ogni #turbante#

  • OGGETTO sacra rappresentazione della turba di cantiano
  • CLASSIFICAZIONE festa-cerimonia, rappresentazione-spettacolo
  • LOCALIZZAZIONE Cantiano (PU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La parola #Turba#, dal latino “turba”, viene usata per indicare una moltitudine di persone che il più delle volte agisce sotto l’impulso di stati d’animo altamente emotivi. E così appunto è nel nostro caso in cui detto termine designa il modo di essere e di comportarsi di un gruppo di popolani, i quali, a somiglianza di mimi, s’inseriscono da secoli nella solenne processione del #Cristo morto# e ne interrompono la staticità, sancita dai canoni liturgici, con il realizzare una singolare manifestazione di fede, di arte popolare e di segreta protesta. La #Turba#, Rappresentazione del Venerdì Santo, trae probabilmente origine dai movimenti popolari d’invocazione alla pace che, partendo dall’Umbria, si diffusero intorno alla metà del sec. XIII, portati sulle strade e nelle piazze dalle genti esauste per le continue lotte fratricide. Nello sviluppo della processione, che con il tempo accolse la figura del Cristo insieme a quelle degli attori nel ruolo dei personaggi, prese corpo la Rappresentazione della Passione con la ripetizione delle ritualità, dei personaggi, dei dialoghi, dell’azione. Nacque così la sfilata scenica che ancora oggi, per ricordare le antiche origini, è chiamata #Turba#. La manifestazione che oggi vediamo, risalente all’immediato anteguerra, non è ha più le stesse forme del passato. Essa innesta elementi teatrali di rara suggestione sull’originaria processione e trasforma il nucleo abitativo storico del paese in un’enorme scena all’aperto, fondendo la ricostruzione con gli elementi architettonici e orografici. La parola ha sostituito la mimica e la recitazione dei passi salienti del Vangelo rende più immediata la comprensione dei fatti narrati. Immutate sono, comunque, le caratteristiche popolari delle origini che non si discostano granché dalla tradizione dei misteri medievali. Coordinata nelle azioni dai membri di un’Associazione Culturale non lucrativa, la Rappresentazione trova sostegno morale e materiale nelle persone che si offrono, consapevoli di dar vita a un evento importante per la comunità intera e per quella che, come spettatrice, vi si aggrega vivendo un peculiare e coinvolgente rapporto dinamico con lo spettacolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Angelini, Andrea
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 11-ICCD_MODI_1474430499741
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE SONORA file digitale (1)
    file digitale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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