Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo di Grassina: la Processione
Alle 21.15 del Venerdì Santo a Grassina ha inizio la Processione, che parte dalla parrocchia di San Michele Arcangelo, in via San Michele. Questo il suo ordine: sfilano per primi i centurioni e i soldati a cavallo, seguiti dai portainsegna e dai suonatori di chiarine, poi vengono i soldati romani a piedi tra cui Longino, quindi i littori, che precedono Pilato e Procula e la corte di Pilato, seguono le donne romane, Erode ed Erodiade e la corte di Erode, quindi Caifas e i sacerdoti Nicodemo, Giuseppe d’Arimatea, Giuda, i Ladroni, Misandro, Gesù, gli #sgherri#, il Cireneo con il figlio, la Madonna, le Marie, la Veronica, le #Pie donne#, gli Apostoli, il popolo e infine i soldati a cavallo. Dal punto di partenza il corteo si dirige per via Chiantigiana verso piazza Umberto I, dove oltre duemila persone assistono alle fustigazioni in movimento dei Ladroni e di Gesù, che trascina pesantemente la sua Croce. Da piazza Umberto I la Processione entra in via Costa al Rosso. All’angolo con via Pian di Grassina svolta per attraversare il ponte sul fiume Grassina e poi imboccare via Tegolaia, che sarà percorsa nella sua interezza. Il corteo quindi si immette nuovamente su via Chiantigiana, giungendo nei pressi di piazza Umberto I dove avviene la #Prima caduta di Gesù#. Qui la Croce caduta in terra viene rialzata e consegnata al Cireneo che la porterà al posto di Gesù per alcune decine di metri. Nel frattempo Veronica asciuga la fronte di Gesù dal sudore e dal sangue. Questi, rialzatosi, viene condotto dagli #sgherri# a riprendersi la Croce. La Processione riprende quindi il cammino e dopo altre due cadute di Gesù, giunta all’altezza di via Tegolaia, percorre via Pian di Grassina, fino all’ingresso della Scuola dell’Infanzia “Manuela Masi”. Qui, intorno alle ore 22.30, in perfetta sincronia con le scene della Sacra Rappresentazione sulla collina, la Processione fa la sua comparsa nella Rappresentazione diventando essa stessa un quadro scenico di quest’ultima, nel momento in cui Pilato condanna a morte Gesù. Al termine del #Processo# Gesù viene quindi accompagnato dagli #sgherri# fuori dal palazzo di Pilato dove attende brevemente il corteo in arrivo che lo scorterà in processione fino alla sua #Crocefissione#
- OGGETTO sacra rappresentazione del venerdì santo di grassina: la processione
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CLASSIFICAZIONE
festa-cerimonia, rappresentazione-spettacolo
- LOCALIZZAZIONE Bagno a Ripoli (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi cenni storici sulla Sacra Rappresentazione di Grassina si hanno a partire dal XVII secolo. Nei secoli a seguire le fonti indicano che essa fu più volte interrotta e poi ripresa. Nel 1950, al pari di altri paesi che ovunque videro rifiorire le loro attività e le loro tradizioni dopo la guerra, anche Grassina ritrovò la sua sentita manifestazione principale. Da quell’anno in poi fu un fiorire di implementazioni sceniche e si passò di successo in successo. La partecipazione della popolazione fu talmente entusiastica che anche le differenze di carattere politico, molto forti in quei difficili anni, vennero azzerate. Nel tempo la sede scenica ha più volte cambiato indirizzo a causa dell’utilizzo più o meno rurale dei terreni dove si svolgeva l’evento. Si è passati dal #Colle delle Quercioline# al #Borro delle Argille#, dalla #Salita di San Michele a Tegolaia# ai terreni della Casa del Popolo. Successivamente seguirono anni di totale sospensione della Rappresentazione, fino a quando, nel 1979, tre amici – Giancarlo Bernini, Vinicio Catelani e Marco Lepri – con appassionato fervore, ammodernarono la Rappresentazione riproponendola, fino ai primi anni ’80, sotto forma di #quadri# in una sala teatrale. Dal 1983 ripresero le Rappresentazioni all’aperto: per molti grassinesi fu un gradito ritorno, per i nuovi ed i più giovani una novità. A causa dell’espansione edilizia a Grassina però erano spariti i tradizionali terreni usati a fini scenografici, venne pertanto individuato un nuovo spazio nella suggestiva cornice della #Collina di Mezzosso#. Da allora la Rappresentazione si è impreziosita con nuovi testi di dialogo, nuove musiche, nuova regia, nuovi costumi e nuove scenografie, che l’hanno resa ancora più suggestiva ed in grado di emozionare gli appassionati spettatori, che ogni anno a centinaia assistono allo spettacolo ai piedi della collina, che di fatto è un teatro naturale all’aperto
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Rangoni, Claudia
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 09-ICCD_MODI_1920247110841
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0