spillo da botte
secc. XIX/ XX
E' costituito da due pezzi metallici, uno tozzo e corto, con una estremità allargata, l'altro più allungato, saldato nel mezzo dell'altro in modo tale che possa facilmente essere usato come impugnatura su cui far forza. Lo strumento è stato probabilmente ottenuto dalla saldatura di due grossi chiodi di forma diversa. Nell'insieme sembra un martello da vetraio il cui manico a spillo funge da perforatore
- OGGETTO spillo da botte
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MATERIA E TECNICA
FERRO
battitura
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MISURE
Diametro: 1.8 cm
Lunghezza: 12.5 cm
Larghezza: 10 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Agricoltura del Piemonte
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La donazione ha avuto luogo a Schierano, frazione di Passerano Marmorito nel settembre del 1987. Bibliografia di riferimento: Testimonianze di Sesto Bertello, detto Cetu, e Guido Bertello, nipote (classe 1929), in "Per un Museo dell'Agricoltura del Piemonte: la Viticoltura e l'Enologia", Pessione, 1978; L. Gibelli, Prima che scenda il buio, Edi Valle, 1981; Il vino e l'uomo, Lavoro e Civilità, S.E.S., 1984
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Vinificazione. Permette l'assaggio del vino presente all'interno della botte. In usoPer spillare il vino dalla botte, per l'assaggio, si forava con la parte appuntita e riscaldata il tappo ceroso della botte, avendo cura di tenere con la mano sinistra sotto l'atteso zampillo di vino, un bicchiere solitamente già conservato sulla botte stessa. Finito lo spillamento, si comprimeva e si lisciava la cera con la testa dell'impugnatura
- CRONOLOGIA D'USO 1977 ante
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente locale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100043182
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0