cumbessias

Sorgono, terzo quarto XVI - XIX

Attualmente si possono contare una trentina di piccole abitazioni disposte a delimitare il santuario su tre lati e che danno una forma planimetrica irregolare al complesso. Le cellule sono disposte a schiera e presentano una pianta pressappoco rettangolare o quadrata e la loro dimensione, perlopiù ridotta, fa sì che all’esterno abbiano spesso un’unica apertura, la porta e, più raramente, una porta e una piccola finestra. Le murature sono realizzate in pietrame informe o sbozzato di varie dimensioni e natura (micascisto, granito, trachite..), materiale litico posto in opera con malta a base di calce o terra (raramente troviamo stuccature con malte a base cementizia); tali murature spesso sono ricoperte da finitura a intonaco (all’esterno e all’interno), più raramente il pietrame è lasciato a vista. La maggior parte di tali strutture presentano un solo livello, fanno eccezione due abitazioni, adiacenti tra loro, che si sviluppano su due livelli, con doppio ingresso nei due piani, direttamente dall’esterno: è questa una tipica soluzione dell’architettura minore, riscontrabile nei borghi di montagna del centro Sardegna. Le coperture presentano struttura portante lignea e manto di coppi laterizi, perlopiù a unica falda, costituisce l’unica eccezione la doppia falda nella sopracitata struttura che si sviluppa su due livelli. Il legno è utilizzato anche per gli architravi sia nelle bucature esterne, sia per i passaggi interni e gli armadi a muro (anche queste soluzioni sono tipiche dell’architettura minore dei borghi vicini al santuario)

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