centro storico, di crinale, concentrico, difensivo, Squillace, Scolacium (denominazione storica), Scylaceum (denominazione storica), Skulakion (denominazione greca) (VI-IX)

Squillace, post 598 - ante 1096

Il centro storico, dominato dai ruderi dell'imponente castello, si presenta oggi fortemente modificato nell'aspetto originario, con il perimetro delimitato dai resti delle vecchie cinque porte di accesso: Porta di Suso, Porta Marina, Porta Raca, Porta Tripi e Porta Giudaica. La prima, posta a sud-ovest a delimitazione del percorso di crinale che proveniva dalle Serre, costituiva l’ingresso principale, maggiormente fortificato perché dava l’accesso al castello. Porta Raca, che in greco vuol dire crinale, attigua alla precedente, delimitava il percorso di crinale proveniente da est. Questa si immetteva nella zona bassa della città in prossimità dei più importanti edifici religiosi e si affacciava sul percorso che conduceva agli antichi mulini, situati sulle sponde del fiume Alessi. Porta Tripi, il cui termine, presumibilmente di origine araba, vuol dire “terza porta”, posta sul percorso di contro crinale, a settentrione, introduceva nel rione ebraico che si affacciava sul torrente Ghetterello. Porta Giudaica, infine, situata sul semiarco settentrionale del perimetro urbano, era accessibile solamente dagli abitanti dell’omonimo rione. In questo contesto si inseriscono i resti della Torreta di avvistamento e parte della vecchia cinta muraria. L'edilizia del centro storico è per lo più di base, se pur con una serie di elementi di rilevanza architettonica e decorativa mano degli scalpellini di Altilia ed è puntellata da numerose emergenze religiose, molte delle quali ricostruite dopo il distruttivo terremoto del 1783, altre oggi a rudere

  • OGGETTO centro storico di crinale, concentrico, difensivo
  • CARATTERI AMBIENTALI L’area circostante il centro storico è caratterizzata da scarpate ripide e scoscese, con pendenze, in particolare sul versante meridionale, superiori all’8O%, che ne costituiscono i confini naturali
  • LOCALIZZAZIONE Squillace (CZ) - Calabria , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Antico Senato, Squillace (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Alla stregua di quanto avveniva nella penisola italica, anche a Scolacium per difendersi dalle scorrerie arabe e a causa delle mutate condizioni di vita dovute all’impaludamento, si verificò il passaggio dalla costa alla rocca, con lo spostamento degli abitanti che si rifugiarono sull’altura di monte Castello e fondarono la prima cellula dell’attuale Squillace, che ne ereditò il nome, identificando nel Castrum il primo nucleo abitato. Da un documento datato al 598, si apprende che il vescovo risiede ancora nella città prossima al mare e si parla di un castrum dove dovrà sorgere un monastero. Dopo gli Arabi, nel 1044 venne conquistata dai Normanni e inserita tra le grandi contee del sud. Dalla cronaca di Lupo Protospata si sa che Guglielmo Braccio di Ferro e Guaimaro, Principe di Salerno, si impadronirono del “Kastron” di Squillace e sull’altura costruirono un grande castello che chiamarono “STRIDULA” (forse per il fischio del vento contro le mura). Ruggero I d’Altavilla, detto “il Normanno”, soggiornò a Squillace avviando per questa città un vero periodo aureo, con la latinizzazione del culto e l’avvio di importanti opere. E' questo il periodo in cui a Squillace convivono più lingue, più stirpi e diverse culture, ma anche il periodo in cui si avvia la costruzione della Cattedrale, situata ad occidente ad una quota inferiore. Il primo agglomerato urbano si sviluppa in forma non pianificata in uno spazio di trecento metri assumendo come unico punto ordinatore la direttrice castello-cattedrale che corre lungo il crinale. Nella fase che va dal 1400 al 1700, l’impianto urbano è soggetto ad opere di consolidamento del tessuto edilizio, mediante l’occupazione delle aree rimaste ancora libere. Agli inizi del 1783 Squillace fu sconvolta da un evento destinato a lasciare traccia nelle epoche future: un violentissimo terremoto devastò la città radendo al suolo gran parte degli edifici molti dei quali di grande pregio architettonico. L’aspetto del territorio fu sconvolto nei tracciati dei sistemi di viabilità e nella topografia del sito. Il terremoto del 1905 e l'alluvione del 1951 fecero ulteriori danni all'abitato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800174426
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA (1)
    (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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