Silice
Sillico è una frazione del comune di Pieve Fosciana (LU), da cui dista 7 km, situata lungo le pendici di un contrafforte appenninico sovrastante la valle del fiume Serchio (posto tra i suoi affluenti Sillico ad ovest e Ceserana ad est) e “volgarmente detto Alpe di S. Pellegrino” (REPETTI 1832-45). La posizione geografica privilegiata permette di avere un’apertura visuale molto ampia su gran parte della Garfagnana e dell’alta valle del Serchio, così da aver costituito nei secoli passati un punto strategico rilevante per la zona. Il borgo si sviluppa lungo il colle con andamento NE-SO. Gli accessi principali al paese sono due: uno nella parte alta dell’edificato, l’altro nella parte centrale. Si sviluppa un sistema viario interno a ventaglio, articolato in strette viuzze in continuità tra loro, attraverso le quali è possibile sia scendere nella parte più bassa, sia raggiungere la parte sommitale dove rimangono i resti dell’antica torre difensiva. Come scrive Raffaelli nel 1879 “le strade dirette dell’interno sono molto scoscese e sembra di salire in alcuni punti per una faticosa scala. V’ hanno per altro delle vie traverse, che con varie girate conducono per tutto il paese” (RAFFAELLI 1879). L'impianto urbanistico è rimasto pressoché invariato dal periodo medievale, sebbene si siano succedute stratificazioni nei secoli successivi che ne hanno modificato l’aspetto solo in parte. Non si rileva una espansione recente dell’edificato che abbia alterato l’assetto dei secoli passati, se non in minima parte. Il borgo presenta un impianto che si sviluppa in modo regolare lungo le curve di livello del colle. Il tessuto edilizio è vario e si caratterizza per l’alternanza di edifici di edilizia ordinaria ad edifici rilevanti, appartenuti alle antiche famiglie benestanti del paese che spesso presentano portali decorati e le cui fattezze richiamano maestranze specializzate nella lavorazione della pietra. All’interno dell’abitato si individuano anche costruzioni destinate alle attività agro-silvo-pastorali (principalmente stalle e capanne) che oggi hanno quasi completamente perso le loro funzioni originarie. Nella parte centrale del borgo si trova la chiesa principale dedicata a San Lorenzo diacono martire. Nel 1833 Fantuzzi così descrive l’edificato di Sillico, visitato il 27 settembre di quell’anno: “il borgo vi si distende nel pendio per cui le contradette interne sono a biscia, mal lastricate ed in pendio. Tutte le facciate delle case sono rozze ed al gusto del paese, ma vi sono tre o quattro famiglie che hanno un po' di buoni fabbricati. Si conta la prima la famiglia Bonaldi, il Dottor Biglia e il signor Lorenzo Masserini, nipote del nostro parroco, da cui godemmo il desinare. Un buon casamento sorge in mezzo agli altri, alto, però senza gusto. È posseduto dal signor conte Carli domiciliato in Castelnuovo e vi gode all'estate passarvi colla famiglia qualche mese. La sua posizione però è infelice perché cinto intorno da strette contradelle ed umili e rozze case” (FANTUZZI 2003). In passato le aree al di fuori dell’abitato erano terrazzate così da poter ricavare nel pendio scosceso porzioni di terreno in cui poter coltivare i prodotti necessari alla sussistenza della comunità. Tali porzioni di terreno nel dialetto di Sillico venivano definite “porchette” (BERTOZZI 2007). Ad oggi rimangono tracce degli antichi terrazzamenti ormai abbandonati in località Al Monte. Il borgo di Sillico è stato interessato dal terremoto del 7 settembre 1920 che colpì duramente l’intera Garfagnana (MCS: VIII-IX). Nella stampa dell'epoca si parla di edifici "...rovinati in modo irreparabile..." (v. La Garfagnana, 23 settembre 1920)
- OGGETTO borgo di crinale
- LOCALIZZAZIONE Pieve Fosciana (LU) - Toscana , ITALIA
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il borgo di Sillico compare per la prima volta nelle carte d'archivio nel 991, come comunità soggetta alla pievania di Pieve Fosciana. Per tutto il medioevo il paese mantenne una notevole importanza, come testimoniato anche dai resti della torre risalente ai secoli XII e XIII, situata nel punto più elevato del paese. Nel 1406 nel paese di Sillico erano presenti 13 fuochi (nuclei familiari) con 36 teste (abitanti). Questi dati sono desunti dalla descrizione di tutte le persone appartenenti alle varie vicarie che Paolo Guinigi fece fare in quell'anno per la distribuzione del sale. Il 17 dicembre 1429 Sillico passò sotto la signoria Estense ed il suo esempio fu seguito da molti altri paesi della Garfagnana. Tra i secoli XVI e XVII il paese di Sillico ebbe per molti anni una fiorente economia, come testimoniato dalla struttura di molte case dell'epoca che furono ampliate e ristrutturati secondo criteri nobiliari. Che il paese di Sillico avesse raggiunto un'importanza rilevante nella zona è testimoniato anche dal fatto che nel XVII secolo alcuni abitanti del paese ricoprirono cariche importanti come funzionare estensi. Successivamente, tra 1796 e 1815 durante il periodo Napoleonico, non si hanno notizie rilevanti sul paese. Sillico rimase un comune autonomo fino al 1804, poi fu unito inizialmente con il comune di Fosciandora e successivamente, in data 11 novembre 1808, con quello di Pieve Fosciana (FILIPPI 2019)
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 09-ICCD_MODI_1411004424461
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0