Il palazzo è sorto sulla demolizione e fusione di più case fra loro affiancate e ora si configura come un imponente palazzo con fronte su via Chiaramonti e sviluppo verticale su tre piani. In profondità occupa l'intero isolato fino a contrada Montalti sul retro e si caratterizza per una corte interna e un ampio giardino retrostante concluso da un edificio di più modeste dimensioni. L'edificio è in corso di ristrutturazione. L'androne di ingresso è asimmetrico e l'ampio scalone monumentale è a doppia rampa con gradini in marmo e balaustra con colonnine. Le pareti sono decorate a tutto campo. All'interno del piano primo sono da rilevare: ampio salone con quadri a muro, stucchi, decorazioni, cornici risalenti al sec. XVII; tracce di affreschi (sec. XVII?) fra il solaio in legno e controsoffitto in arelle intrecciate e laterizio al secondo piano; il vano che conduce allo scalone principale in marmo, è decorato con colonne su due ordini che sorreggono una volta a botte riccamente decorata (sec.XIX). Le cantine al piano interrato sono coperte con volte a crociera, alcune delle quali poggianti su colonne affiancate. Al piano terra esisteva un camminamento interno lungo i due lati della corte. Di tale percorso rimangono ora il portico sul lato Nord e volte a crociera (molto simili a quelle del portico) nelle stanze del lato Ovest. La seconda scala è sempre a due rampe, di dimensioni ridotte, ma curata nei particolari: il soffitto è a volta a bottedecorata con cornici; il pianerottolo, in corrispondenza della loggia è coperto con volte a crociera decorate; le porte con cornici e sormontate da ampi stemmi in stucco dipinti all'interno. Al piano primo diverse stanze che danno sia sul fronte che sul retro hanno soffitti in legno ed arelle sagomati a volta 'a schifo' con decorazioni