Maschio della Rocca Malastestiana

Santarcangelo di Romagna, XIII - XVIII

Il maschio della rocca malatestiana è a pianta quadrangolare. Vi si accede, al piano terra, lasciandosi alle spalle un ballatoio in pietra, attraverso una scala a chiocciola a gradini di pietra; da questa si aprono, verso l'esterno, caratteristiche finestrelle a strombo, in questa parte le varianti sono state minime. Scendendo per la scala a chiocciola si perviene ad un vasto locale, con volta a botte, ortogonalmente disposto rispetto alle velature delle stanze del piano terreno e che si trovano esattamente sopra a questa; si può infatti notare sul soffitto una botola che nasconde l'apertura in corrispondenza del chiusino della stanza al piano superiore che si pensa, fosse quella per amministrare la giustizia. L'uso dello stanzone rimane incerto: il pavimento sul quale si aprono cinque chiusini (uno quadrato e quattro circolari) sembra essere più moderno di quello delle stanze al piano terreno: i mattoni sono dello stesso tipo e dimensione; certo è meglio conservato di quelli superiori. Fra le due finestre che si aprono in questo locale, l'originale è quella sulla parete di destra entrando. Dopo questa stanza, la scala che di scende ulteriormente fino a condurre in un cortiletto esterno, non è più in pietra come la scala a chiocciola, bensì a mattoni. Risalendo al primo piano in elevato, sempre tramite la scala a chiocciola incontriamo, sulla destra, visibile dall'alto un piccolo ballatoio, la cosiddetta armeria. Questo enorme locale era in realtà costituito da due stanzoni sovrapposti in cui uno (quello inferiore) con volta a botte, l'altro, sottotetto, con copertura in piano. La struttura originaria si desume sia dalle tracce lasciate d dalla demolizione di una delle volte, sia dalle mensole su cui poggiavano le capriate, sia dal fatto che, nella parte superiore, si aprivano alcune finestre murate in epoca successiva. Risalendo ancora per la scala a chiocciola, che prosegue ulteriormente, giacchè occorre ricordare che la torre fu abbassata da Sigismondo Malatesta, si perviene ad un pianerottolo ed infine, superato un ulteriore dislivello di quattro scalini, all'attuale sommità della torre. Qui vi è un camminamento perimetrale ricavato hello spessore dei muri: su ciascun lato, due scarichi (doccioni) per l'acqua piovana in pietra. Il moretto di protezione, alto circa 90 cm, è coronato in testa da blocchi in cotto i quali, date le loro anomali dimensioni (50x50x13ca.) furono probabilmente fatte costruire appositamente con la funzione di bauletto a protezione del muro sottostante. Singolare il cipresso cresciuto spontaneamente sopra il muro di protezione della torre. Il pavimento del camminamento di due tipi: con mattoni cosiddetti "tozzotti" caratteristici della zona (cm.13x26 ca) messi di costa, e con mattoni più grandi (ch.25x35) messi in piano. Lo stato di conservazione di questa parte della rocca è buono, nonostante alcune tracce di rimaneggiamento nel bauletto. Sul lato verso rimini si apre una caratteristica finestrella, che da luce all'armeria, ad arco, con mattoni levigati e banchina in pietra

RELAZIONE URBANISTICO AMBIENTALE

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