Palazo Docci

Santarcangelo di Romagna, 1639/00/00 ca -

L’edificio è in abbandono e si trova adiacente alla zona di Via dei Nobili in cui è avvenuto il crollo delle grotte tufacee. Il portale d’ingresso è in pietra con conci bugnati e imposte sottolineate da due conci più grandi e con inciso le parole “OSTIUM ANNO” (a sinistra) “NON OSTIUM / 1639” (a destra). Al centro vi è uno stemma in pietra con cinque stelle sormontato dal simbolo che potrebbe rappresentare una tiara pontificia. La prima sala ha un soffitto con volta in cannicciato ribassata con unghie ai bordi. Sulla destra una scala a doppia rampa ha gradini in cotto e ringhiera in legno con colonnine. La stanza a fronte della scala ha un camino con ghiera in marmo. I pavimenti sono in cotto. I palazzo si sviluppa con un’altra ala anche su via Pio Massani e presenta notevoli elementi: una porta in noce con bugne e chiavistelli in stile barocco; alcuni serramenti originali; due sale con volta ribassata decorate a grottesche. Le sale proseguono in enfilade ma sono in pessimo stato di conservazione: una ha la volta crollata e presenta due porte murate con cornice in stucco barocca; una sala, forse l’alcova, è divisa in due parti da una parete decorata con stucchi, conchiglie e mascheroni. Il soffitto è piano ed ha al centro un riquadro con cornice

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