Villa Pasolini-Zanelli

Comune di Cesena, post XVIII - ante XX

La villa è su un colle tra Cesena e Bertinoro, a pochi chilometri da Polenta. La costruzione è circondata da un parco in cui si trovano pini, boschetti di lauro, ulivi, cipressi e vari altri tipi di alberi. Costruita su due piani, la villa è munita posteriormente di una torretta d’angolo di tre piani. Sull’ampio frontespizio si affacciano tre balconi delimitati da panciute ringhiere in ferro battuto. Le portefinestre che immettono sui terrazzini sono incorniciate da fregi settecenteschi. Sottostante ad ogni balcone una grande porta a sesto ribassato introduce all’interno della villa. Quattro balconcini con inferriate dello stesso stile di quelli della facciata, ma di dimensioni inferiori, si trovano al terzo piano della torretta, le cui finestre sono ad arco. Una scala di legno di recente costruzione conduce al primo piano. La stanza d’angolo nord-est è quella dove dimorava il poeta Carducci. Vi si conservano lo stesso arredamento e vari oggetti appartenutigli. Questa stanza ha il soffitto con volta in cannicciato, affrescato con motivi floreali, volti e fasci di piume di struzzo. Allo stesso piano vi è il salotto detto “dell’ombrello” per la forma del suo soffitto a cupola ovale ad ombrello. Anche questo soffitto è affrescato con motivi floreali e figure mitologiche ed al centro un medaglione opera di un pittore faentino

  • OGGETTO villa-padronale
  • AMBITO CULTURALE Stile Rococò (italiano)
  • NOTIZIE XVIII: La costruzione, probabilmente settecentesca, aveva originariamente la facciata adorna di un porticato oggi andato distrutto. XIX: La stanza denominata “salotto dell’ombrello” fu dipinta verso la fine del XIX secolo da un pittore faentino, mentre nel 1905 il Gianfanti affrescò un’altra stanza a “mazzi di margherite” in onore della regina Margherita che doveva soggiornarvi. Il suo lavoro fu poi coperto da un’anonima tinteggiatura. La villa era denominata “Sylvia dulcia” in onore della contessa Silvia Pasolini - Zanelli che la fece divenire luogo d’incontro di letterati quali Trovanelli, Amaducci, Messeri e Giosuè Carducci. Quest’ultimo vi soggiornò tra il 1897 e il 1906. XX: La casa e le sue pertinenze furono lasciate in eredità al Comune di Cesena perché vi destinasse un luogo di cura per bambini. Fu adibita a preventorio antitubercolare ed è oggi scuola materna. Subì vari restauri, durante uno dei quali venne avanzato il grande terrazzo che fiancheggiava la torretta. La villa perse così la sua forma originale e il suo lato posteriore risultò notevolmente deturpato
  • LOCALIZZAZIONE Cesena (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Lizzano, 1241, Cesena (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800161845
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    2019
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda storica (1)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA estratto di mappa catastale (1)
    estratto di mappa catastale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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