Fortificazioni cittadine

Comune di Cesena, 565 ante -

La cinta muraria di Cesena ha forma poligonale irregolare e ricorda la figura di uno scorpione. Ancora oggi vi sono cinque delle antiche porte: Porta Santi, Porta Trova, Barriera, Porta Montanara e Porta Fiume e numerosi bastioni e torrette. Le antiche mura presentano in generale l’aspetto originale. A questo stato fanno eccezione i tratti della cosiddetta “mura Fabbri” e di via Garampa, dove sopra le mura sono state costruite abitazioni. Parti della cinta sono state demolite per far posto a nuove strade e al giardino pubblico. In generale la cinta muraria si presenta ancora in buono stato, come in Viale Carducci e in via Gaspare Finali, mentre denota incuria e abbandono in via Padre Vicinio da Sarsina, in particolare il bastione che è alle spalle di porta Santi e nelle vicinanze di S. Agostino. Il perimetro delle mura, senza considerare le interruzioni, è di 3430 m. (Pizzoccheri)

  • OGGETTO mura-difensive
  • NOTIZIE VI sec.: già prima del 565 si ha notizia di una fortezza facente parte dell’impianto difensivo della città, modificato e ampliato nel corso dei secoli. XII-XVIII sec. : delle fortificazioni di questo periodo rimangono oggi i ruderi della Rocca Vecchia. XIV-XV sec.: mutate le caratteristiche belliche con l’utilizzo della polvere da sparo, anche le fortificazioni vennero ristrutturate; sotto il governo pontificio si hanno importanti opere di adeguamento e costruzione di fortificazioni e bastioni. XIX-XX sec.: tutte le opere di difesa rimasero circoscritte al perimetro delle mura medievali, verso la fine del 1800 la città iniziò ad espandersi fuori dalle mura e fu in quel periodo che vennero abbattute in parte. (scheda 1988) Le mura considerate sono quelle che, di costruzione in parte più antica in parte più recente, avvolgevano la città sottolineando la forma a scorpione che già presentava nel XIV sec. La parte più antica, che comprende un tratto della Murata e i resti della cosiddetta Rocca Vecchia, è la zona a monte in corrispondenza di Porta Montanara. Le mura più recenti, dette mura della terra – ritenendo per “terra” il luogo abitato -, furono fatte costruire da Francesco Ordelaffi che riunì così alla Murata i sobborghi verso la fine del XIV sec. Questa cinta muraria, descritta nel 1526 in una relazione degli architetti Sangallo il Giovane e Michele Sammicheli, comprendeva: Porta Fiume, Porta Trova, Porta Cervese, Porta Sapigna, Porta santa Maria e Porta del Soccorso. La “mura della terra” fu ampliata della parte corrispondente alla coda del cosiddetto scorpione, Porta Santi sostituì Porta Sapigna che si trovava dov’è ora il Teatro comunale, dal governatore Bernardo Rossi (1517). Fossati esistevano solo in corrispondenza delle porte e furono fatti scavare da monsignore D’Arlach e munì di bastioni Porta Santi, Porta Cervese e Porta Trova. Alla fine del 1500 attorno alle mura correva un fossato in cui defluivano le acque di scarico della città, che era ancora Racchiusa nella cinta medioevale a causa del dazio ancora in vigore. Ai primi del ‘900 la città si espanse al di fuori delle mura: vennero quindi abbattute le mura di via del Serraglio, Quattordici, Braschi, delle Stufe e del Tavernello. (scheda 1982)
  • LOCALIZZAZIONE Cesena (FC) - Emilia-Romagna , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Mura Federico COmandini, Cesena (FC)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800161830-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Ravenna Ferrara Forli'-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    2018
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda storica (1)
    scheda storica (2)
  • DOCUMENTAZIONE GRAFICA riproduzione mappa catastale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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