Chiesa parrocchiale di Santo Stefano protomartire

Cividale del Friuli, 1878

Nella frazione di Rualis la Chiesa di Santo Stefano protomartire è stata da sempre uno dei punti di riferimento del piccolo tessuto urbano, occupando una posizione baricentrica all’interno del borgo antico, con sedime leggermente rialzato rispetto al piano stradale. Presenta una pianta rettangolare a navata unica con abside semicircolare sporgente e sacrestia addossata sul lato sud-est; l’impianto planimetrico si eleva con una struttura portante in muratura mista e copertura a due falde in capriate di legno e manto in coppi. Retrostante alla chiesa, collegato ad essa tramite camminamento coperto vetrato, si sviluppa il centro pastorale con forme contemporanee. Il prospetto principale è tripartito da quattro paraste con capitello dorico, al di sopra del quale poggia l'alto fregio con fasce modanate sul quale si imposta il timpano. Nelle due partizioni laterali è presente una specchiatura con cornice rettangolare modanata, mentre nella partizione centrale è posizionato il portale lapideo con piedritti e architrave modanati, mensoline e timpano arcuato con sovrapposto un rosone quadrilobato. Internamente, in prossimità del presbiterio, ai lati dell'arco santo, sono collocati i due altari; a Sud si apre la porta di accesso alla sacrestia. L'abside, ritmata da paraste rilevate, è interamente dipinta così come il catino absidale. La pavimentazione è in lastre quadrate di marmo bicrome disposte a losanga. Grazie alla descrizione della visita capitolare del 9 maggio 1602 si è a conoscenza che l’altare maggiore era caratterizzato da un’icona con raffigurati i Santi Stefano, Antonio e Leonardo; l’altare laterale sinistro presentava l’immagine della Beta Vergine in legno dorato e “cum antpendio in legno picto”; l’altare laterale destro era dedicato a San Pietro con l’immagine del santo in legno dorato e l’antipendio era “ex tella picto, tabulis ornato”

  • OGGETTO chiesa
  • AMBITO CULTURALE Neoclassico
  • NOTIZIE Nel Settecento la chiesa di Santo Stefano fu oggetto di un radicale restauro che ne ha determinato l’attuale configurazione; nel 1736 infatti il capitolo di Cividale, con un decreto del primo ottobre, autorizzò l'opera di "restaurazione della Chiesa" (tali lavori prosciugarono tutti i risparmi accumulati e anche i 1150 ducati appositamente chiesti in prestito). Gli interventi comportarono in particolar modo l’innalzamento del tetto e la conseguente demolizione del campaniletto a vela. Si rese necessaria la fabbricazione di una nuova torre campanaria alla cui costruzione, per ridurre le spese, partecipò gratuitamente la popolazione locale (impegnata anche nel trasporto dei materiali). Nel 1761 si intervenne all’interno con la realizzazione di un nuovo altare laterale in pietra, dedicato alla Beata Vergine del Rosario; nel 1768 fu completata la facciata dell’edificio (per una spesa di 500 lire) e successivamente venne ampliata la sacrestia essendo troppo angusta (fu necessaria la licenza della Magistratura alla Sanità). Nella visita dell'arcidiacono del 1780 la chiesa era ultimata e dotata di nuovi arredi interni
  • LOCALIZZAZIONE Cividale del Friuli (UD) - Friuli-Venezia Giulia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazzetta S. Stefano, 3, Cividale del Friuli (UD)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600172881
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Friuli - Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2019
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA relazione storico-artistica (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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