Chiesa facente parte dell'complesso padronale ex Filanda De Marchi, Frova

Caneva, 1853 - 1867

La chiesa venne costruita verso Nord, in aderenza al fianco destro del palazzo De Marchi. Si tratta di una cappella votiva di volume rettangolare di gusto neoclassico; vi si accede tramite una recinzione in ferro battuto e una breve scalinata in pietra che allinea l'ingresso dell'oratorio a quelli della residenza, data la pendenza della strada. L'ingresso è semplice, trabeato ed incorniciato in pietra come le forometrie del palazzo, e al di sopra di esso è presente una nicchia rettangolare che forse conteneva un'iscrizione con la dedicazione. La facciata, in mattoni a vista, presenta quattro paraste che sorreggono una serie di cornici aggettanti su cui si imposta il timpano. I prospetti Est e Sud hanno un trattamento ad intonaco che copre la muratura mista in pietre e mattoni. Due finestre a semicerchio con vetro colorato si aprono sul fianco sinistro, lungo via XXIV Maggio, e illuminano l'aula. L'interno, molto semplice, presenta un’unica aula rettangolare coperta da una volta a botte, con rivestimento in marmo lungo le pareti e cornice in stucco su cui si imposta la volta. La parete destra è cieca, con in fondo una porticina che collega la cappella alla casa, mentre quella a sinistra è illuminata dalle due finestre. La parete di fondo è decorata lungo l'arco della volta da una fascia in stucco con rosoni riquadrati, il tutto ad incorniciare l'altare in marmo su cui si imposta un arco realizzato con lesene dipinte a finto marmo, arco che interrompe il cornicione che corre lungo le quattro pareti, e accoglie al suo interno la pala d'altare (composta da due tele con sottile cornice in legno dorata). La tela con rappresentata la Trinità non ha sigle o altri riferimenti che possano far risalire al suo autore e in che anno sia stata realizzata, ma deve essere stata commissionata da Stefano De Marchi specificatamente per la chiesetta e in concomitanza al suo completamento. L'autore potrebbe essere un pittore attivo nei cantieri dei De Marchi, un altarista veneto attivo anche in Friuli, un artista della cerchia del De Min

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