Chiesa di Sant'Antonio da Padova

Aquileia, 1954 - 2000

La chiesa, esempio di arte barocca, presenta la facciata principale (rivolta ad occidente) scandita da quattro grandi semicolonne e caratterizzata dall’elaborata composizione lapidea del portale sormontato da una trabeazione classica e da un timpano spezzato, arricchita da cinque statue (due in nicchia e tre sul timpano), oltre a quelle di Sant’Antonio e dei due angeli poggiate sul portale lapideo. La pianta ottagonale con aula termina con una piccola abside; nella parte superiore l’ottagono si conclude con una cupola affrescata (suddivisa in otto spicchi da fasce decorate con fogliame stilizzato), impostata su pennacchi sferici con raffigurati i quattro Evangelisti (S. Giovanni con l’aquila, S. Luca con il toro, S. Matteo con l’angelo, S. Marco con il leone) e coronata da una lanterna. Negli affreschi della cupola sono raffigurati Sant’Antonio da Padova, le quattro Martiri Aquileiesi e altre due Sante. Le superfici interne più alte sono rivestite da affreschi, stucchi con nastri intrecciati e motivi vegetali; la trabeazione è arricchita con dentelli, rosette ed ovoli. Le superfici inferiori della chiesa sono trattate a marmorino e ritmate da lesene con capitelli corinzi. Nelle pareti laterali si aprono finestre a lunettone circondate da affreschi con putti. Nell’arco della parete d’ingresso è raffigurata ad affresco la Fuga in Egitto, mentre nell’arco che apre al catino absidale la scena dell’Annunciazione. Il presbiterio è quasi completamente occupato da un altare, decorato ad intarsio con motivi geometrici policromi e fastigio sdoppiato, che racchiude una pala con raffigurato Sant’Antonio da Padova inginocchiato che presenta il Bambino Gesù a Sant’Andrea Apostolo. Lungo le pareti all’ingresso dell’abside sono presenti due piccoli vani disposti simmetricamente e chiusi da portelle in legno finemente intagliate

  • OGGETTO chiesa-parrocchiale
  • AMBITO CULTURALE Barocco Friulano
  • NOTIZIE Sulla data di costruzione ci sono due ipotesi, 1676 o 1697; durante il restauro dei dipinti del 2000-2002 i restauratori scoprirono in uno spicchio della cupola la data sbiadita “1698” (5 giugno), numeri che lasciano desumere che la conclusione delle decorazioni e dell’altare sia avvenuta in questo anno. La facciata e le decorazioni potrebbero invece essere state concluse nel 1716 per la visita arcidiaconale di monsignor Giuseppe Antonio Del Mestri. Durante il restauro delle decorazioni e dei marmorini interni sono state rinvenute molte iscrizioni a matita riferite alla guerra del 1915-18 tra Austria ed Italia; nel 1916 avvenne il bombardamento di Aquileia e una delle due bombe sganciate cadde vicino alla chiesa arrecando molti danni. Nel 1919-20 l’architetto marchigiano Guido Cirilli (Ufficio delle Belle Arti della Venezia Giulia di Trieste) si occupò del primo consolidamento della chiesa di Sant’Antonio (riparazione delle lesioni, posa di tiranti sotto la cupola, stonacatura degli intonaci esterni, restauro degli stucchi). Per procedere e completare il restauro degli stucchi nel 1928 il nuovo soprintendente Ferdinando Forlati fece concorrere alla spesa il parroco (beneficiario di fondi per i danni di guerra) e nel 1930 il podestà di Aquileia fece sapere la sua intenzione di stanziare la somma necessaria a chiudere i lavori
  • LOCALIZZAZIONE Aquileia (UD) - Friuli-Venezia Giulia , ITALIA
  • INDIRIZZO Via Roma, Aquileia (UD)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Architettura
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0600042334
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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